"Dopo il voto sul rendiconto dello Stato è evidente ormai che non c’è più la maggioranza alla Camera dei Deputati. Il presidente del Consiglio si è riunito con i suoi più stretti collaboratori e in questo momento si sta recando al Quirinale per informare Napoltano. Da parte nostra, con una crisi così difficile e delicata per la politica italiana, possiamo solo rinnovare la fiducia a Silvio Berlusconi: secondo noi lui è solo a poter governare l’Italia, a garantire che vengano fatte le riforme che ci chiede l’Europa. Allo stesso, se davvero il premier decidesse di lasciare Palazzo Chigi, auspichiamo che il suo posto possa essere preso dal segretario politico del PdL, Angelino Alfano". Così Massimo Romagnoli, PdL, presidente del Movimento delle Libertà, che prosegue: "Gli italiani guardano con estrema attenzione a quanto sta accadendo; anche gli italiani nel mondo dall’estero hanno gli occhi puntati sull’Italia, perchè anche loro hanno contribuito, con il loro voto, ad eleggere questo governo. E’ chiaro che qualsiasi accordo sottobanco, qualsiasi inciucio politico, vedrebbe contrari i tanti connazionali che hanno votato per il PdL e per Silvio Berlusconi. Per questo è necessario più che mai agire in fretta e non dare tempo alle opposizioni di poter anche solo immaginare un governo che tagli fuori il Popolo della Libertà, o un governo guidato da un esponente vicino alla sinistra. Bisogna prendere il toro per le corna, come si dice in questi casi, e giocare d’anticipo: se il premier lascerà Palazzo Chigi, sia Alfano a prendere il suo posto".
"Andare al voto anticipato non farebbe bene all’Italia – osserva ancora Romagnoli -, considerando anche la non favorevole congiuntura economica in cui si trova il nostro Paese, ma anche se questa fosse l’ultima spiaggia, confermiamo il nostro appoggio ad Angelino Alfano. Gli italiani hanno scelto con il proprio voto questo governo e non si capisce perchè ci debba essere un rimpasto che vogliono solo Bersani, Vendola e Di Pietro. Purtroppo il presidente Berlusconi ha subìto in questi anni un continuo massacro politico-giudiziario, anche dai media di sinistra che lo hanno dipinto ogni volta come il diavolo in persona. Ora lui è diventato il capro espiatorio, come se, uscito dalla scena, l’Italia e la sua economia ricominciassero all’improvviso a migliorare. Noi pensiamo che la crisi durerà a lungo e che qualsiasi governo dovrà affrontarla di petto con coraggio rischiando anche l’impopolarità: speriamo sempre tuttavia che la legislatura arrivi al 2013 e siamo sicuri – conclude l’esponente PdL – che, quando arriverà il momento del voto, gli italiani si ricorderanno di chi ha tradito, di chi ha giocato solo per sè la partita e di chi invece ha mantenuto il patto con gli elettori".
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