Matteo Renzi, leader di Italia Viva, intervistato dal Corriere della Sera continua a pungolare il governo di cui comunque anche il suo partito fa parte. Quello in Senato, sottolinea Renzi, “era un appello”, non un ultimatum o un penultimatum, come hanno dato a intendere alcuni osservatori.
“Ho chiesto a Conte di decidere – prosegue – . Tocca a lui, non a noi”.
“Durante la fase 1, quella della paura, il premier ha rassicurato gli italiani. Ora siamo fuori dall’emergenza. Le terapie intensive – l’indicatore del rischio collasso ospedaliero – sono a quota 1.500 su diecimila posti disponibili. Dobbiamo allora ripartire perché ogni giorno di ritardo provoca licenziamenti e fallimenti. Ripartire in sicurezza, ma ripartire. E sono terrorizzato che ci sia una decimazione delle donne che lavorano: i figli a casa sono un problema per la società, non solo delle mamme. Qualcuno dovrà pur dirlo”.
“Il mio appello a Conte è semplice: decidi. Se il premier sceglie il populismo, farà a meno di noi. Se sceglie la politica seria, ci saremo. Tocca a lui, non a noi decidere”.