Il Financial Times non e’ stato mai tenero con il nostro Paese e ci ha abituato a giudizi spesso sopra le righe, ma questa volta ci ha proprio sorpreso: non ci saremmo mai aspettati la severità con cui ha bollato il governo tecnocratico di inefficienza e lo stesso premier di essere interessato più alle passerelle internazionali che a risolvere i problemi dell’Italia.
Brutta pagella per i sei mesi e passa di compiti che il programma salvifico della compagine governativa ci ha costretti a subire. Se consideriamo poi le ultime sortite di alcuni ministri, vedi Fornero versus Profumo, o Passera versus lo stesso Monti titolare anche del dicastero dell’Economia, il quadro che se ne ricava non è certo confortante per una "squadra" di esperti che avrebbe dovuto sapere come agire per salvarci dal baratro e che invece e’ arrivata perfino a invocare l’aiuto di superconsulenti certificando in pratica la propria inadeguatezza.
E così anche per i Professori, è l’ora del tramonto. Dopo tanto brillare di luce, propria e riflessa, di fronte alle scelte sempre più ardue, la loro stella declina all’orizzonte e chissà che non sparisca del tutto in tempi brevi. Avranno imparato la lezione: il popolo esalta, il popolo crocifigge; dagli altari alla polvere, tutto si consuma, tutto scorre, panta rei.
Nel generale disorientamento, anche le meteore di passaggio nel cielo della politica possono generare facile entusiasmo. E altrettanto facili cadute. Del resto, è forte il desiderio di trovare una stella cometa, meglio, un nuovo sole, che raccolga entusiasmo e speranza e ci conduca al risveglio. Perchè di risveglio si dovrà trattare, considerando il lungo sonno che ha caratterizzato la nostra società. Più iPad che libri, più benzina che cibo, più smania di potere che spirito di servizio.
Dare le colpe del relativismo morale all’euro, alla Merkel, alla congiuntura economica, alle catastrofi naturali, significa soltanto chiudere gli occhi per non vedere. Il nuovo sole non e’ individuabile in una sola persona cui demandare la ricerca della pozione miracolosa: cerchiamolo dentro di noi, respirando lentamente, espellendo le tossine del consumismo più sfrenato e meditando, per rigenerarci e cambiare abitudini. Come per i serpenti, come per gli uccelli, sarà la muta a salvarci, una nuova pelle, un nuovo inizio.
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