Mario Monti è intervenuto alla Festa del Tricolore a Reggio Emilia. Il presidente del Consiglio ha parlato, fra le altre cose, di politica, economica, fisco, giovani, lavoro, Europa.
Ad ascoltarlo in platea, seduto in prima fila, anche Romano Prodi, oltre a diversi rappresentanti delle istituzioni. Ma è a Prodi che il premier si è rivolto con un saluto, iniziando il suo intervento: “Caro Romano…". "Per me – precisa il premier – è l’ex presidente della Commissione europea con cui ho avuto l’onore di collaborare".
A proposito di giovani e lavoro, "quanto danno l’Italia ha fatto inconsapevolmente ai suoi figli – ha detto il presidente del Consiglio -, quelli che oggi non trovano lavoro, pensando di fare in buona fede il loro bene, con il dire si’ ad ogni istanza sociale", senza pensare tuttavia che "dire dei no comporta si’ dei costi elettorali nel presente, ma dire tanti si’ comporta dei costi sociali drammatici per chi oggi ancora non vota e forse non e’ ancora nato". Vero: i dati più recenti parlano di una disoccupazione giovanile che continua a crescere, di precari allo sbando e di giovani laureati costretti a battere cassa al supermercato. L’Italia nel passato ha pensato troppo ai padri, bruciando così il futuro di figli e nipoti.
Monti passa poi al tema del fisco: “L’espressione ‘mettere le mani nelle tasche degli italiani’, divenuta corrente in questi anni (spesso usata da Silvio Berlusconi, ndr), non mi ha mai persuaso”. Anche perché, spiega il premier, “ci sono anche altri atti che entrano nelle tasche degli italiani e sono quelli compiuti dagli evasori rispetto ai contribuenti onesti". Per questo, Monti ringrazia “gli uomini e le donne della Guardia di finanza, dell’Agenzie delle entrate e coloro che con impegno e rischi personali provvedono a combattere l’evasione”. A loro, “desidero assicurare mio appoggio". Certamente, “gli accertamenti devono essere sempre rispettosi dei diritti individuali. Su questo come ministro dell’Economia vigilo e vigilerò”, assicura.
In queste ultime settimane si è parlato molto anche di liberalizzazioni: è necessario, avverte Monti, agire “con urgenza per sbloccare il Paese e far saltare quei colli di bottiglia che lo rendono piu’ lento degli altri". Nella “fase due” del governo, quella che lo stesso Monti ha definito “cresci Italia”, l’esecutivo procederà a liberalizzazioni “equilibrate e pragmatiche, ma non timide”. E’ chiaro che “ogni settore da’ un contributo, ma che e’ piu’ equo se avviene in regime di libera concorrenza”. “L’occhio con cui affrontiamo la crisi non deve essere di breve periodo, ma avere anche la forza di guardare al futuro”. "Se guardiamo dentro noi stessi sappiamo che ce la faremo". Abbiamo "capitale umano e conoscenze, e gli italiani hanno sempre risposto con energia nei momenti di diffcoltà".
E l’Europa? “L’Italia per svilupparsi economicamente e socialmente ha bisogno dell’Europa e l’Europa per rafforzarsi ha bisogno dell’Italia”, osserva l’inquilino di Palazzo Chigi. “L’Italia con l’ultima manovra ha fatto la sua parte: ora tocca all’Europa”.
MONTI DOMANI OSPITE DI FAZIO A CHE TEMPO CHE FA Mario Monti domani sara’ in diretta a Che tempo che fa, il programma di Fabio Fazio in onda alle 20.10 su Rai3. In una lunga intervista con il conduttore, il presidente del Consiglio illustrera’ la situazione economica del Paese ma anche le prospettive di sviluppo e i provvedimenti che verranno adottati dal suo Governo nelle prossime settimane.
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