Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, in visita a Gerusalemme, ai giornalisti che gli chiedono alcune dichiarazioni per quanto riguarda le fibrillazioni all’interno del suo governo, risponde: “L’Italia ha i suoi problemi, giovedì abbiamo un incontro con la ‘cabina di regia’ e sono convinto che risolveremo i problemi con un atteggiamento costruttivo e attento alla concretezza dei problemi". E le frecciatine inviate all’esecutivo da parte di Mario Monti, leader di Scelta Civica? Il premier ribadisce: “giovedì si riunirà la cabina di regia della maggioranza e risolveremo tutto”.
Il capo del governo, in visita allo Yad Vashem, il museo dell’olocausto di Gerusalemme, ha detto: “Sono onorato di essere qui. La shoah è una ferita aperta che squarcia la terra di Gerusalemme e ci riguarderà per sempre. L’antisemitismo è un cancro dell’umanità e una minaccia la pace di tutti i popoli”. Letta al suo arrivo è stato accolto dal direttore del museo, e ha salutato Hanna Weiss, sopravvissuta di Auschwitz. Al termine della visita al memoriale dell’olocausto a Gerusalemme, il premier ha precisato: “Non dobbiamo e non vogliamo mai abbassare la guardia" soprattutto "in un momento in cui si affacciano i germi dell’antisemitismo nella nostra amata Europa".
Enrico Letta fra i vari impegni istituzionali, ha anche incontrato il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu: “le nostre relazioni bilaterali sono al loro massimo", ha assicurato il presidente del Consiglio. E rivolgendosi proprio a Netanyahu, ha detto: il rapporto fra i nostri Paesi “è importante non solo per la cultura, ma anche perché vogliamo imparare da voi sulla creazione delle start up e sulle aziende innovative". Al termine dell’incontro con i giornalisti, Netanyahu ha salutato Letta con un “pace, pace”. Saluto ricambiato dal premier italiano con le stesse parole.
Fra le varie domande poste dai cronisti presenti in conferenza stampa, a Letta è stato chiesto anche di commentare il Datagate: “Le parole di Obama mi confortano. Ho fiducia: tutti i chiarimenti verranno dati, non ho dubbi". Letta ha quindi spiegato di aver "concordato con il ministro degli Esteri, Emma Bonino, la richiesta di informazioni" agli Usa.
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