L’incarico a Bersani e il suo tentativo di fare un governo "non va considerato l’ultima spiaggia, ma e’ auspicabile che venga dato l’incarico ad una personalita’ che si muova in un quadro politico piu’ aperto e piu’ flessibile". Lo sostiene Fabrizio Cicchitto (Pdl), che spiega: "Finora Bersani ha combattuto la partita del governo – che le principali forze sociali che da lui consultate hanno chiesto che si faccia quanto prima e su basi solide – in modo del tutto forzato puntando ad affermare che dopo di lui e’ il diluvio, cioe’ le elezioni anticipate. Non e’ così. L’atteggiamento del Pdl e’ cosi’ costruttivo che non avanziamo pregiudizi sulla sua persona – sottolinea Cicchitto – come ha affermato ieri il Presidente Berlusconi, ma a nostra volta ovviamente non accettiamo pregiudiziali e preclusioni nei confronti del nostro partito visto che senza il nostro apporto parlamentare Bersani non puo’ rispondere positivamente alla richiesta del Presidente della Repubblica sull’esistenza certa delle forze in grado di assicurare al governo la maggioranza al Senato. Qualora pero’ Bersani non sia in grado di dare questa risposta al Presidente della Repubblica, per sua totale responsabilita’ – conclude Cicchitto – allora questa scelta non va considerata l’ultima spiaggia, ma e’ auspicabile che venga dato l’incarico ad una personalita’ che si muova in un quadro politico piu’ aperto e piu’ flessibile".
La pidiellina Michaela Biancofiore spiega: sì a Bersani e Berlusconi al Quirinale. “Mi spiace per loro, ma l’unico modo per aspirare ad un governo di sinistra e ad una netta vittoria in futuro, e’ eleggere Berlusconi al Quirinale. In caso contrario, tra due mesi sara’ lui il nuovo Presidente del consiglio italiano. Credo che non ci sia un italiano pronto a giurare il contrario". Secondo Biancofiore è “stupefacente l’ennesima richiesta di passo indietro di Berlusconi da parte di un esponente direttamente legato a Bersani come la portavoce Moretti. Per ben due motivi: Il primo e’ che Berlusconi non ha mai detto ne’ mai chiesto di far parte dell’eventuale governo Bersani, tant’e’ che oggi nemmeno partecipera’ alle consultazioni, non riconoscendo peraltro il ruolo di premier incaricato ad uno che ha preso solo 130.000 voti in piu’ alla Camera e vuole fare l’asso piglia tutto delle istituzioni italiane. Il secondo – aggiunge Biancofiore – che capisco essere estraneo al dna del Pd, e’ che il partito della sinistra italiana capisse la pancia e il cuore del Paese e fosse politicamente intelligente, chiederebbe un passo avanti di Berlusconi e non continuerebbe ad impedirne ulteriori ascese per via giudiziaria o non legittimandone la vittoria democratica. Mi spiace per loro, ma l’unico modo per aspirare ad un governo di sinistra e ad una netta vittoria in futuro, e’ eleggere Berlusconi al Quirinale. In caso contrario, tra due mesi sara’ lui il nuovo Presidente del consiglio italiano. Credo che non ci sia un italiano pronto a giurare il contrario".
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