L’ipotesi del Monti-bis infiamma la politica e tiene banco anche tra i ministri. Alcuni piu’ prudenti, altri piu’ tifosi del Professore, tutti sperano che nella prossima legislatura l’eredita’ di Monti non vada dispersa. In un modo o nell’altro restera’ ‘una risorsa anche alla fine del suo mandato’, sostiene il ministro per la Cooperazione Andrea Riccardi. Il ministro della Giustizia Paola Severino si chiama fuori da un eventuale secondo esecutivo ma continuera’ ad essere una fan del premier; mentre il ministro dello Sviluppo Corrado Passera, per il quale molti prevdono un futuro politico, non trova ‘giusto usare Monti come sigla elettorale di un nuovo giro’.
RENATO BALDUZZI – Per il ministro alla Salute l’obiettivo e’ ‘arrivare bene al 2013’.
FABRIZIO BARCA – ‘Mi pare che questo governo sia destinato a lasciare in eredita’ un metodo. Lo stesso Monti ha detto che si meraviglierebbe se non ci fosse un leader da eleggere’, dice il ministro della Coesione territoriale.
ANNAMARIA CANCELLIERI – ‘Sono fatti che appartengono e riguardano la politica, io non c’entro, chiedete a loro’, si schermisce il ministro dell’Interno.
MARIO CATANIA: ‘L’Italia ha davanti una sfida che durera’ anni. Mi auguro che possa essere affrontata da Mario Monti o, se lui non vorra’, da altre persone che ne condividono pensiero, competenze e spinta ideale, come Corrado Passera – dice il ministro dell’Agricoltura -. Ora siamo a un bivio e va respinta la tentazione di tornare indietro’.
CORRADO CLINI – ‘Il Monti-bis e’ una delle possibilita’. La soluzione arrivera’ dalle elezioni. Spero che la democrazia sia in grado di reggere alla sfida che abbiamo davanti e confermare la nostra agenda’, osserva il ministro dell’Ambiente.
ELSA FORNERO – Secondo il ministro del Lavoro l’importante e’ proseguire ‘con le riforme’. Ma sul Monti-bis risponde: ‘Non voglio entrare in questo dibattito. Ci sono elezioni ed e’ importante che le persone si esprimano democraticamente col voto. Anche un governo eletto puo’ continuare sulla strada tracciata dai tecnici’.
PIETRO GIARDA – ‘Nessuno e’ in grado di fare previsioni su come sara’ il parlamento dopo aprile 2014′ dichiara il ministro dei Rapporti col Parlamento, che evidenzia come tutto ‘dipendera’ dalle elezioni’.
CORRADO PASSERA – ‘Non credo sia giusto usare Monti come sigla elettorale di un nuovo giro’, afferma il ministro dello Sviluppo. ‘Ha fatto fondamenta robuste per una casa da costruire, ora deve partire la terza Repubblica’.
ANDREA RICCARDI – Secondo il ministro per la Cooperazione il premier ‘in un modo o nell’altro restera’ una risorsa’, anche al termine del suo mandato. ‘Non credo – ha detto – che l’idea di un Monti Bis nasca dall’appoggio dell’uno o dell’altro. Monti si e’ rivelato una grande risorsa per il Paese, per quello che ha fatto, detto, per il linguaggio politico che ha inserito’.
PAOLA SEVERINO – ‘Se Mario Monti dovesse essere designato di nuovo come capo del governo, tiferei per lui ma da privata cittadina’ dice il ministro della Giustizia. ‘Dopo questa importante esperienza tornero’ comunque alla vita di prima’.
GIULIO TERZI DI SANT’AGATA – ‘Le parole del presidente Monti confermano quello spirito di servitore dello Stato che ha animato la sua azione in questi mesi’, dice il ministro degli Esteri , che auspica ‘una prosecuzione della politica e della strategia d’insieme portata avanti da questo governo in un quadro europeo e in uno sforzo di modificare il rapporto’ fra gli italiani e la politica’.
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