Lorenzo Fontana, vice presidente della Camera e vice segretario della Lega, in una intervista al Quotidiano Nazionale commentando il primo round fallito per la presidente del Senato Casellati e Di Maio che insiste con i veti su Berlusconi afferma: “C’è il forte rischio di un governo M5S-Pd e per il Paese sarebbe un danno enorme”, “purtroppo ero convinto fin dall’inizio che questa fosse la soluzione più probabile e non mi sorprenderebbe. D’altronde hanno radici comuni. M5S e Pd hanno origini chiare dalla sinistra”.
“Noi siamo una coalizione di cui Salvini è il leader. Se Di Maio vuole trattare con Salvini deve trattare con tutto il centrodestra. E’ illogico rompere un’alleanza che ha avuto il maggiore consenso tra gli italiani. E’ da escludere far fuori Berlusconi, non avrebbe alcun senso. Significherebbe che quello che arriva primo distrugge la sua squadra per arrivare secondo o terzo”, “Salvini ha già fatto passi indietro importanti, non ultimo proprio l’elezione della Casellati. Ora spetta agli altri fare altrettanto” ma “in una coalizione centrodestra-5 Stelle spetta a noi esprimere il premier. Salvini ha fatto un passo di lato, dovrebbe farlo anche Di Maio”.
Come uscire da questa situazione di stallo? “Con senso di responsabilità da parte di tutti. Berlusconi eviti di fare certe dichiarazioni e si dimostri più collaborativo e Di Maio capisca che i veti personali non servono a nessuno”, “per la prima volta Berlusconi non è il leader e magari lo soffre. Ma essendo saggio si ritaglierà il ruolo che gli spetta in qualità di regista e non più centravanti”. Esclude quindi la possibilità di un incarico che vada a trovare i voti in parlamento, magari quelli del Pd? “Con il Pd non avrebbe senso. Vogliamo un Paese diverso da quello degli ultimi anni”.