“Nessun interlocutore ufficiale per gli italiani all’estero all’interno del governo guidato da Mario Draghi. E’ proprio questo il più grande difetto dell’attuale esecutivo per chi, come noi, guarda il mondo – e la politica – con gli occhi dei nostri connazionali residenti oltre confine”. Lo dichiara in una nota l’On. Massimo Romagnoli, presidente del Movimento delle Libertà.
“Di fatto i nostri fratelli italiani all’estero, che dal 2018 erano stati abituati ad avere un proprio rappresentante nella stanza dei bottoni, nella persona del Sottosegretario agli Esteri Sen. Ricardo Merlo, non sono rappresentanti in questo governo. Nessun eletto all’estero, infatti, è entrato nelle stanze del potere. Per noi è evidente: Draghi non ha voluto dare rappresentanza all’universo dell’emigrazione”.
“Draghi non ha mai dedicato neppure un saluto agli italiani all’estero. Mai. Né durante le consultazioni, né nei suoi intervento in Parlamento. Proprio come non esistessero. Questo ci dispiace moltissimo”.
“Vedremo quante e quali politiche porterà avanti il governo per gli italiani nel mondo. Per ora, ciò che è accaduto per noi è un brutto tuffo nel passato, negli anni in cui ad occuparsi di italiani all’estero erano esponenti della partitocrazia romana e non del territorio. Attendiamo di conoscere le deleghe che il ministro degli Esteri Luigi Di Maio vorrà assegnare ai suoi Sottosegretari. Nel frattempo – conclude Romagnoli – restiamo alla finestra a guardare, pronti a farci sentire ogni volta che ce ne sarà bisogno. Ma il peccato originale di questo esecutivo, quello di aver lasciato fuori gli italiani nel mondo, non lo dimenticheremo”.