Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, durante il suo discorso alla Farnesina della cabina di regia per l’internazionalizzazione dedicata all’attrazione degli investimenti esteri, ha affermato: “E’ nostro compito modernizzare rapidamente il Paese, investendo sull’innovazione dei processi produttivi, migliorando le infrastrutture e semplificando la burocrazia. Sono interventi necessari per potenziare l’internazionalizzazione e la capacità di esportare delle aziende italiane. Al tempo stesso, incoraggerebbero maggiori investimenti esteri di qualità sul nostro territorio”. “Vogliamo riaffermare l’impegno del Governo a intensificare l’attrattività del Paese agli investitori esteri”.
“Occorre una strategia stabile nel tempo per gli investitori, modernizzare il paese e semplificare la burocrazia per potenziare l’internazionalizzazione e l’attrazione degli investimenti esteri diretti per alimentare la crescita economica. Contribuiscono a rafforzare la presenza delle nostre aziende all’estero. Tra i punti di forza c’è la posizione geografica, l’Italia può essere un hub per gli investimenti nel mediterraneo”.
La pandemia ha causato “un decremento senza precedenti nella circolazione degli investimenti internazionali. Secondo le ultime stime dell’Investment Trade Monitor del gennaio 2021 gli investimenti diretti esteri nel 2020 sono crollati del 42%. Tuttavia, nonostante questo brusco rallentamento globale e alcuni limiti strutturali, se consideriamo un arco di tempo ventennale, l’Italia ha sensibilmente accresciuto il suo stock di investimenti diretti esteri”. La buona notizia è che “grazie alle misure introdotte a sostegno delle nostre imprese esportatrici, le stime sull’export per quest’anno segnano gia’ una crescita del 9,8%”.