Non si è mai parlato di una rinuncia da parte di Carlo Cottarelli, secondo quanto si apprende da fonti del Quirinale. Il premier incaricato avrebbe chiesto più tempo per approfondire alcuni nodi legati alla lista dei ministri.
Cottarelli avrebbe presentato una lista dei ministri incompleta, alcune caselle sarebbero vuote. Intanto acquista concretezza l’ipotesi di votare il 29 luglio. Sarebbe questa la prima data utile per andare al voto, passati i 60 giorni dall’indizione delle elezioni, nel caso in cui domani Cottarelli rinunciasse all’incarico.
Se Cottarelli decidesse invece di presentarsi con una squadra di governo alle Camere per la fiducia, il 29 luglio non sarebbe più una data plausibile.
Nel frattempo le principali forze politiche, Pd, Forza Italia, Lega e Movimento 5 Stelle, ma anche il MAIE, hanno chiesto lo scioglimento immediato delle Camere per votare prima possibile, anche a luglio, appunto.
Ciò che è certo è che ciò che sta accadendo appare ai cittadini come una confusa pagliacciata. Ma a perderci è l’Italia.