Alla fine, dopo una giornata lunghissima, Giuseppe Conte incassa la fiducia del Senato, con 156 sì, contrari 140, astenuti 16. Il premier ha lasciato Palazzo Madama verso le 22, diretto a Palazzo Chigi.
“Il Governo ottiene la fiducia anche al Senato. Ora l’obiettivo e’ rendere ancora piu’ solida questa maggioranza. L’Italia non ha un minuto da perdere. Subito al lavoro per superare l’emergenza sanitaria e la crisi economica. Priorita’ a piano vaccini, Recovery Plan e dl ristori”. Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio.
I senatori Alfonso Ciampolillo, ex M5s ora nel gruppo Misto, e Riccardo Nencini (Iv-Psi), dopo essere stati riammessi al voto dalla presidente Elisabetta Casellati, hanno dato la fiducia al governo Conte.
“Ho votato la fiducia convinto dall’apertura di Conte alle forze liberali, popolari e socialiste. Una casa utile per sostenere il governo. Lo avevo deciso da un pezzo”. Lo dice il senatore Riccardo Nencini dopo aver votato la fiducia al governo. Quanto al ritardo nel voto, “ero in una riunione”. E Renzi sapeva del suo voto? “C’è un ottimo rapporto con Renzi”, replica Nencini.
Non è stata dunque raggiunta la maggioranza assoluta di 161 voti. “Sommando voti contrari e astenuti, Conte non avrebbe avuto la fiducia. Ne prenda atto e domani mattina vada al Colle a dimettersi”. Lo afferma il presidente di Noi con l’Italia e vicepresidente del gruppo Misto alla Camera.
“Non solo non hanno raggiunto la maggioranza assoluta, ma la differenza di numero di senatori tra il governo della maggioranza Conte e il centrodestra è di 14-15 voti cioè un numero inferiore ai senatori del gruppo Renzi”. Lo ha dichiarato Ignazio La Russa di Fratelli d’Italia, conversando con i cronisti al Senato dopo la conclusione della chiama per la fiducia al Governo. “Questo esecutivo – ha aggiunto – deve andare a casa”.
Tra i sì, due voti arrivano anche da Forza Italia. Una notizia, questa, di quelle che comportano peraltro l’addio al partito da parte di chi ha votato a favore del governo. Come e’ accaduto ieri per Renata Polverini, oggi Andrea Causin e Maria Rosaria Rossi, che hanno detto sì a Conte, sono stati subito espulsi dal partito in considerazione, da sempre e per tutti, della natura del voto di fiducia che non permette, in nessun partito, ‘casi di coscienza’.
“I senatori che hanno votato sì alla fiducia al governo Conte sono fuori da Forza Italia”, annuncia Antonio Tajani, vicepresidente azzurro.
La curiosita’ in piu’, al di la’ della rottura del fronte dell’opposizione, sta magari nel ruolo che a lungo e’ stato rivestito dalla senatrice Rossi, quello di collaboratrice strettissima di Silvio Berlusconi. Un incarico di fiducia che peraltro Rossi, pur rimasta sino a oggi nelle file FI, non riveste piu’ da qualche anno.
Andrea Causin, ormai ex azzurro che ha scelto di votare sì alla fiducia, in una nota spiega: “La peggiore medicina, per un grande Paese come l’Italia, è l’instabilità politica ed istituzionale”. “Il mio ‘SI’ alla fiducia vuole essere un contributo ad aprire una stagione politica nuova in un paese dove in soli 8 mesi, i bisogni e le questioni sociali sono radicalmente mutate”.
Maurizio Gasparri, commentando con l’Andkronos la scelta del collega Andrea Causin, ha detto: ”Avendo prima militato in Parlamento nelle file di Scelta civica e del Pd, voglio saper chi e perche’ lo ha arruolato in Forza Italia con un sistema elettorale, fatto comunque di liste bloccate…”.
Anche Gregorio De Falco, ex M5S, che si era detto incerto fino all’ultimo, ha votato la fiducia al governo. Matteo Renzi, invece, come altri senatori di Italia Viva, si è astenuto. Astenuta anche l’eletta all’estero Laura Garavini.
SALVINI: “CHE SCHIFEZZA”
“Che schifezza. Che triste pagina. Che tristezza. Per arrivare alla maggioranza promettono poltrone. Per me la coerenza e la dignita’ valgono di piu’ che le poltrone”: Lo ha detto Matteo Salvini ospite di Cartabianca su Rai 3 commentando l’esito del voto sulla fiducia al governo.
MELONI: “GOVERNO NON PUO’ ANDARE AVANTI”
“Quello che dicono questi numeri è che la maggioranza assoluta al Senato è 161 voti, quello significa avere una maggioranza. Questo governo ne ha 156. Tra i senatori presenti oggi in Aula la maggioranza non vota la fiducia al governo, 157 a 156, non hanno la fiducia di uno dei due rami del Parlamento. Tenteranno di costruirla domani comprandosi qualcuno? Certo che intendono provarci, ma è normale, ce lo possiamo permettere? E perchè in altri casi è stato detto che non si poteva fare, ad esempio quando Berlusconi si dimise perchè non ottenne la maggioranza in una votazione sul bilancio, e adesso si dovrebbe consentire?” Lo ha affermato Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, ospite di ‘Fuori dal coro’ su Retequattro.
SI’ DI LEU
Governo, sì di Leu alla fiducia. Ecco l’intervento integrale della senatrice De Petris.
“Ci abbiamo creduto nella transizione verde, abbiamo creduto nel Green New Deal, abbiamo creduto che giustizia sociale e giustizia ambientale solo la chiave per il futuro di questo Paese e del mondo. Non dimentichiamo i cambiamenti climatici, sappiano che la pandemia è legata anche a quello, e questo ce lo dobbiamo mettere in testa. Io non voglio tornare a come ero prima, perché prima – come dice Papa Francesco – pensavamo di rimanere sani in un mondo malato. Il mondo era malato e allora noi dobbiamo far sì che sia sempre più sano, che si investa nella sanità, che si investa nella salute, che si investa nella trasformazione. Per questo noi convintamente votiamo la fiducia a lei e al suo Governo, perché è questa la strada giusta che noi dobbiamo dare agli italiani”.