Pier Ferdinando Casini, già presidente della Camera, oggi senatore delle Autonomie, in una intervista al Corriere della Sera dichiara: “Devo ammettere di non capire il presidente del Consiglio”.
Giuseppe Conte, infatti, “rimane assediato a Palazzo Chigi. Vive ogni richiesta come una minaccia – osserva Casini – e presenta provvedimenti, pensiamo a quelli sui servizi segreti, discutibili e non condivisi nella maggioranza”.
Per Casini si tratta di “una vicenda incomprensibile. È la prima volta nella storia della Repubblica che si registra un accanimento su una questione che non dovrebbe esistere. L’autorità delegata è una garanzia prima di tutto per Conte”.
“La penso come gran parte dei parlamentari del Pd e come molti nella maggioranza. Matteo (Renzi, ndr) è solo la punta dell’iceberg” evidenzia, “si tratta di gestire un Paese che non riesce nemmeno a distribuire le prime dosi di vaccino. Stiamo distribuendo aiuti a pioggia. Ma lo capiamo che il Recovery fund è l’ultima opportunità per riprendere la corsa?”.
“Il premier è impegnato dal mattino alla sera a respingere gli assedianti. Mentre dovrebbe essere lui stesso a chiedere ai capi partito la corresponsabilità in una situazione drammatica come quella in cui ci troviamo. Chi guida una squadra è certamente più forte se al suo fianco c’è un coro di leader di partiti a sostenerlo”. E dunque, se fossi io al suo posto, ragiona Casini, “vorrei Zingaretti, Di Maio, Renzi e Speranza, tutti nel governo con me”.
Renzi afferma che per Italia viva non è una questione di poltrone ma di contenuti… “Contenuti e poltrone sono sempre legati. Da quando sono in Parlamento, dal 1983, non ho mai visto altro. Scandalizzarsi per questo significa essere fuori dal mondo. Le liti tra Fanfani e Andreotti, le discussioni tra Craxi e De Mita, e gli stessi problemi che abbiamo avuto in una fase del centrodestra con Berlusconi, per non parlare di Prodi, sono sempre stati connessi ai contenuti e alle poltrone”. E conclude: “Se Conte non perde altro tempo forse riuscirà a sopravvivere a se stesso: dipende da lui”.