Caro Presidente Monti,
lei non è il mio presidente perché nessuno ha votato la sua elezione; la ritengo quindi un presidente “illegittimo”. Tuttavia lei è premier e con la sua equipe di professori ha avuto la presunzione di dichiarare che ora l’Italia va molto meglio. Non è affatto così e lei lo sa meglio di tutti noi. Permangono vergognose accise sui carburanti e voi ne avete aggiunte altre; la tassazione sul lavoro è la più alta in Europa; molti imprenditori si tolgono la vita per la disperazione; avete aumentato l’Iva, introdotto tasse sulla prima casa, elevato le imposte, ridotto al minimo storico il potere d’acquisto dei salari. Nulla ha incrementato i posti di lavoro; nulla ha migliorato la qualità della vita, né quella dell’aria che respiriamo. Le banche seguitano ad avere un abnorme potere economico. Le auto blu rimangono migliaia. Il Quirinale costa più di ogni altra struttura presidenziale al mondo. I manager pubblici italiani sono tra i più pagati del pianeta. Il cuneo fiscale è inadeguato per qualsiasi crescita produttiva. I centri commerciali causano il fallimento dei piccoli negozi. Avete introdotto inutili superbolli su una manciata di veicoli. Sfruttate fino all’osso il gioco d’azzardo spolpando la popolazione più debole di carattere. Idem con i tabacchi. Le pensioni dei parlamentari rimangono un privilegio provocatorio e arrogante. Personaggi come Amato percepiscono 31mila euro mensili… e chissà quanti altri. Nell’esercito ci sono più ufficiali che militari semplici. Vado avanti?
Fatevi da parte e andiamo a libere elezioni; anche voi avete fallito, come molti dei governi precedenti, forse tutti. Abbiamo un debito pubblico enorme che non ha mai invertito il suo trend spaventoso. Paghiamo quasi mille parlamentari che si grattano lo scroto alla faccia nostra. Preferirei personalmente una dittatura a tempo determinato finalizzata al vero risanamento della nazione. E’ una tragedia sig. presidente per la quale provare vergogna di essere italiani.
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