"Io non capisco come una persona mediaticamente intelligente come Matteo Renzi possa accettare di farsi massacrare così. E’ ormai chiaro che è in atto un attacco pazzesco nei suoi confronti. Basta leggere i giornali. In realtà me l’aspettavo. In tempi non sospetti dissi che Renzi doveva passare da Peter Pan a Harry Potter. Doveva cominciare a studiare. E soprattutto, piuttosto che concentrarsi sul Senato, doveva riformare la presidenza del Consiglio. Doveva dire che avevano ragione Nenni e Berlusconi. Che in questo Paese il presidente del Consiglio non conta niente. E correggere questa anomalia. Glielo avrebbero fatto fare". Lo afferma il faccendiere ed ex giornalista Luigi Bisignani, condannato al processo Enimont e indagato nell’inchiesta sulla cosiddetta P4, in una intervista al Tempo.
"Mi sembra che Renzi abbia le idee un po’ confuse. Non si può attaccare la burocrazia senza avere propri uomini da mettere negli snodi fondamentali. E’ come don Chisciotte contro i mulini a vento. Come fa a non vedere cosa gli sta cadendo addosso? Ma io ho una mia teoria. Secondo me ci sono due scenari possibili. Il primo è che Renzi sia felice di questa situazione", "potrà presentarsi tra qualche settimana davanti alle telecamere dimesso, con la faccia contrita e dire: l’Italia così è ingovernabile. O andiamo ad elezioni e mi date la fiducia per fare ciò che serve, o mi ritiro. Gli italiani non l’hanno ancora capito bene. Gli darebbero il 40%, forse più. E lui potrebbe ‘cucirsi addosso’ un Parlamento su misura".
Il secondo scenario? "Forza la mano, approva la riforma del Senato e si elegge subito il suo presidente della Repubblica. In questo momento, dopotutto, la presidenza della Repubblica è l’unico faro. In ogni caso i due scenari possono anche essere consequenziali: prima le elezioni, quindi un Parlamento e un Capo dello Stato renziani doc" e "un po’ tutti fanno il nome di Roberta Pinotti".
Infine si esprime anche su Berlusconi: "E’ uno che stava affogando, l’hanno riportato a galla e ora è in camera iperbarica. Io continuo a pensare che l’unica sua speranza resti Marina".
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