Il Pd pronto ad allearsi con il Movimento 5 Stelle e ad abbandonare dunque il PdL? Un’ipotesi che in certi ambienti comincia ad essere sempre più forte. Forse anche per questo Silvio Berlusconi nelle scorse ore ha voluto pronunciare parole tese a rinsaldare il governo delle larghe intese. E a proposito del decreto del fare, il Cavaliere si è detto “molto soddisfatto, ho fatto i complimenti ai nostri ministri che si sono battuti per introdurre le misure che avevamo promesso in campagna elettorale” come Popolo della Libertà. “Tutti cambiamenti necessari per il sistema Equitalia: la prima casa non si potrà più pignorare, così come i macchinari per le imprese. Davvero un grande risultato”. Era questo lo shock necessario per fare ripartire l’economia, più volte auspicato dall’uomo di Arcore? “È un buon inizio. È stata sospesa l’Imu sulla prima casa, ma tra poco si dovrà passare all’abrogazione definitiva”.
Ma non finisce qui. Il leader PdL non molla sull’Iva: “Non dovremo assolutamente aumentare l’Iva, mentre a breve dovremo procedere con la detassazione per chi assume, soprattutto giovani. E poi dovremo passare in fretta dal sistema delle autorizzazioni ex ante ai controlli ex post per le nuove iniziative”. E’ chiaro che Silvio continua a dettare la linea al governo. Proprio lui, che solo alcuni mesi fa veniva dato per spacciato. Gli ingredienti della ricetta economica del PdL sono noti: fisco più leggero, meno burocrazia, costo del lavoro più basso. Ma per fare tutto questo, c’è bisogno di quattrini: “Le risorse si trovano”, assicura il Berlusca, “si devono trovare” per forza, in ogni caso, “perché non è possibile che sugli 800 miliardi di costo della macchina dello Stato, che diventano 351 miliardi l’anno di spese al netto degli interessi sul debito pubblico e delle prestazioni sociali, non si possano trovare otto miliardi: 4 per l’abolizione dell’Imu e 4 per lo stop all’aumento dell’Iva”. Taglia sprechi e spese, dunque, deve essere la linea.
Silvio Berlusconi in conclusione torna a ribadire che il sostegno del centrodestra all’attuale esecutivo non è in discussione, ma anzi è un sostegno “convinto e leale”, perché – ribadisce, come ha fatto anche nei giorni scorsi – il governo di larghe intese, che vede collaborare centrodestra e centrosinistra nell’interesse del Paese, “è un fatto epocale, che avviene dopo decenni di contrasti anche aspri. E io spero davvero che questa collaborazione possa durare”.
Discussione su questo articolo