Con 316 sì – quindi con la maggioranza assoluta – il governo di Silvio Berlusconi ottiene la fiducia alla Camera dei Deputati. I no sono stati 301. L’opposizione – che non ha partecipato alla prima "chiama", tentando di non far raggiungere il numero legale per la votazione – è così sconfitta per l’ennesima volta. Con la maggioranza assoluta, il governo dimostra di essere in grado di continuare a governare.
Per il presidente del Consiglio l’opposizione ha fatto ancora una volta "una figuraccia": "ha sbagliato i suoi calcoli, mettendo in atto i vecchi trucchi del più bieco parlamentarismo". Su questo, "gli italiani rifletteranno".
Dopo il voto di fiducia, Berlusconi in transatlantico ha precisato: "Siamo a quota 316 perche’ da 318 che eravamo, con 2 dei nostri impediti a venire, siamo a 316".
Ha votato sì alla fiducia anche Claudio Scajola, leader dei malpancisti.
ALFANO: MAGGIORANZA PIU’ FORTE ‘Una fiducia a numeri pieni: abbiamo la maggioranza numerica e politica’. Cosi’ il segretario del Pdl Angelino Alfano, dopo il voto di fiducia. Il governo ‘esce rafforzato e prosegue nell’attivita’ di governo e nelle riforme’, aggiunge. Insomma, la maggioranza e’ ‘certamente piu’ forte’.
E sulla decisione della sinistra di entrare alla seconda chiama: "E’ la dimostrazione plastica di come la sinistra italiana non rappresenti una vera alternativa di governo".
GLI ASSENTI Dodici gli assenti al voto sulla fiducia di oggi. Alcuni sono assenti da tempo alle votazioni, come Gaglione, Tremaglia e Papa. Ma si registrano anche novita’ politiche: come quelle di Santo Versace, di Luciano Sardelli, degli scajoliani Gava e Destro. Non votano anche l’ex Fli Buonfiglio, transitato con la Polverini. E poi Calogero Mannino, Carmelo Lo Monte, che si trova in Argentina, la radicale Elisabetta Zamparutti, anche lei all’estero e Pietro Franzoso, malato.
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