Silvio Berlusconi mercoledì pomeriggio, prima a Montecitorio e poi a Palazzo Madama, terrà un’informativa sulla situazione economica che vive l’Italia. E’ stato fissato invece per giovedì mattina l’incontro tra governo e parti sociali (che incontreranno l’opposizione lo stesso giorno, nel pomeriggio, salvo imprevisti): sul tavolo ci sarà ancora una volta la crisi economica, con tutte le sue conseguenza. Annunciata da parte del Governo l’apertura ad un confronto su iniziative "per la stabilità, la crescita e la coesione sociale". L’incontro con le parti sociali servirà al governo per sondare la disponibilità ad incidere su alcuni temi – come liberalizzazioni, mercato del lavoro, produttività – che da tempo sono oggetto di studio nei ministeri competenti.
Fabrizio Cicchitto, capogruppo PdL, osserva: "In una situazione dell’economia internazionale così delicata, anche se oggi essa segna qualche segnale positivo, sarebbe irresponsabile una crisi al buio. Invece il Governo deve confrontarsi con le parti sociali in un comune impegno costruttivo. In questo quadro deve essere anche collocato il confronto parlamentare".
Maurizio Sacconi, ministro del Lavoro, annuncia: "Siamo pronti al confronto con le parti sociali, da avviare nei prossimi giorni", ed auspica che la "comune assunzione di responsabilità dia luogo a un tavolo operativo in modo da accelerare i cambiamenti che servono alla crescita".
Daniele Capezzone, portavoce del PdL, guardando all’appunto del Governo in Parlamento fissato per mercoledì, commenta: "Le opposizioni devono dimostrare se sono ancora prigioniere della ‘sindrome del 14 dicembre’, e cioè della loro ossessione di far cadere il governo Berlusconi". "Bersani e Casini, in particolare, avrebbero il dovere e l’interesse di formulare proposte chiare e serie, che il governo e la maggioranza possano valutare", sottolinea Capezzone, che aggiunge: "Il governo si presenterà con un patrimonio di cose fatte, e con l’obiettivo di incardinare un’agenda concreta per la crescita. Sta alle opposizioni decidere se intendono collaborare, o invece restare chiuse nella trincea dell’antiberlusconismo".
Intanto il presidente del Consiglio continua a lavorare. Per questa sera un vertice a palazzo Grazioli per discutere proprio dell’opportunità del dibattito parlamentare. All’interno del PdL c’è chi spinge per il confronto alle Camere, dopo il quale – dicono sicuri – "l’opposizione incasserà una nuova sconfitta".
Il Cav sta valutando anche la proposta del "campus estivo sullo sviluppo" lanciata dal ministro leghista, Roberto Calderoli. L’appuntamento non è ancora fissato, non si è ancora parlato nè di data nè di luogo: certo è che potrebbe essere un forte segnale per i cittadini italiani e per i mercati, un segnale di unità della maggioranza e del governo.
Un ministro che ieri ha parlato con il premier, ha riferito che Berlusconi "è convinto di poter reggere sino al 2013", anche perchè "non vede alternative al voto anticipato, qualora l’attuale maggioranza dovesse essere battuta".
Sempre sul fronte PdL, è attesissimo l’incontro fra il presidente della Regione Autonoma della Sardegna, Ugo Cappellacci, e il segretario politico del partito, Angelino Alfano, fissato per domani mattina presto in via dell’Umiltà. Si parlerà dei problemi legati all’insularità, alle entrate e ai trasporti.
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