Stasera, durante lo speciale di "Porta a Porta" sull’11 settembre, verrà trasmessa un’intervista a Silvio Berlusconi. Il presidente del Consiglio ricorda quel giorno come una vera tragedia non solo per gli Stati Uniti, ma per il mondo intero: "Io vidi come tanti alla televisione quel che successe e mi misi a piangere senza piu’ fermarmi", confessa il premier, che aggiunge: – "Credo che i governi democratici debbano adempiere ad un compito enorme, cioe’ devono difendere la loro sicurezza, la sicurezza dei loro cittadini e garantire loro la liberta’ dalla paura. Questa e’ la nuova frontiera, direi, della libertà". "L’esempio dato dagli americani l’11 settembre di dieci anni fa, quando tutte le nazioni americane si strinsero intorno al loro Presidente senza distinzioni politiche, senza distinzione religiose, io credo che quell’esempio resti una testimonianza preziosa di come un popolo possa reagire con determinazione di fronte alle peggiori tragedie. Ed e’ stata proprio le determinazione americana a portare recentemente anche all’eliminazione di Bin Laden, il Capo di Al Qaeda che ideo’ proprio l’11 settembre; la scomparsa di Al Qaeda e’ stata sicuramente un colpo durissimo per i nemici dell’Occidente e della loro libertà".
Parlando di politica estera e delle missioni italiane all’estero, il presidente Berlusconi ha annunciato che dall’Afghanistan "i primi soldati li porteremo a casa alla fine di questa primavera e via via diminuiremo la nostra presenza fino a non avere piu’ forze nel 2014".
Con il premier non si poteva non parlare di politica interna. Resterò fino allo scadere naturale della legislatura, assicura, ovvero fino al 2013: "Questa è la nostra intenzione ed è anche per noi una certezza perchè dopo la diaspora di Fini e dei suoi in Parlamento, abbiamo conseguito una nuova maggioranza che è politicamente molto più coesa e che ci dà delle speranze fondate di poter utilizzare questi 18 mesi per poter approvare le tre manovre importanti che dobbiamo fare, cioè quella dell`architettura istituzionale dello Stato, quella della giustizia e la riforma del fisco".
"Noi – aggiunge Berlusconi – siamo sicuri che resisteremo fino alla fine della legislatura, come è logico che sia, avendo ricevuto un mandato dai cittadini italiani e contiamo di mettere a frutto questo tempo che manca per modernizzare il nostro Paese con delle riforme che consideriamo assolutamente necessarie".
Sul tema della manovra economica, "non ritengo che debba essere rafforzata, perche’ questa manovra e’ stata fatta da noi seguendo tutte le indicazioni delle Banca Centrale Europea che ci sono state inviate in quella lettera che la stessa BCE ci chiese di tener riservata". Berlusconi ricorda poi di aver subito detto che il decreto "poteva essere migliorato", e tutte le vicende successive vanno lette nell’ottica di questa apertura: dopo il si’ del Senato "ora la manovra e’ passata alla Camera dei Deputati che prevede di approvarla martedì e mercoledì della settimana prossima. Quindi i mercati – osserva – hanno avuto una risposta. Nell’immediata successione rispetto all’approvazione della manovra essi sono migliorati di molto. Poi sono successe varie cose che hanno portato ancora ad un momento negativo per tutte le Borse e anche per le Borsa italiana. Ma noi speriamo che, essendo stata la nostra una risposta ferma alle richieste che ci sono state fatte attraverso la BCE dai mercati, questi ultimi tengano conto di ciò che abbiamo fatto e che noi si possa superare questa difficile fase per i nostri titoli del debito pubblico".
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