Silvio Berlusconi è in Sardegna, per alcuni giorni di relax, ma segue molto attentamente, e come, l’evolversi della situazione politica italiana. E ai suoi ribadisce: il governo di Mario Monti andrà avanti fin quando il Popolo della Libertà lo sosterrà. E noi, sottolinea, non siamo disposti ad appoggiare l’attuale esecutivo al buio.
In effetti nel PdL continua a serpeggiare quel malcontento che già nei primi giorni di governo Monti cominciava a farsi sentire. Oggi le parole di Fabrizio Cicchitto non lasciano spazio a dubbi: questo governo, spiega il capogruppo del PdL alla Camera, deve occuparsi di crisi economica per superare l’emergenza in cui si trova l’Italia, non di altro. L’attuale esecutivo, per Cicchitto, “non deve mai dimenticare che esso ha una fondamentale missione sul terreno economico”. Invece si allarga “su questioni sulle quali era molto marcato il dissenso originario fra le forze politiche". Immigrazione, cittadinanza, camere di sicurezza come alternative al carcere: tutte cose che non rientrano, avverte il PdL, nella missione del governo del professore bocconiano.
Da Palazzo Madama si fa sentire il presidente dei senatori PdL, Maurizio Gasparri: “Il governo operi sulle emergenze e alcuni ministri si astengano da sortite che non trovano nessun sostegno da parte nostra”.
Sui temi caldi del ‘cresci-Italia’ (a cominciare dalle modifiche all’articolo 18), assicurano, il Pdl e’ pronto al dialogo, purche’ il governo vada avanti senza farsi dettare la linea dal Pd e dai sindacati (Cgil in testa).
Il giorno dopo l’intervista a ‘Le Figaro’, nella quale Monti ha accusato apertamente il Cavaliere di essere il responsabile della crisi italiana, il clima politico di scalda e il PdL comincia a mostrare la propria diffidenza nei confronti del premier e dei suoi ministri.
Da via dell’Umiltà, sede nazionale del PdL, sottolineano che la linea è quella dettata da Berlusconi: è necessario trovare un accordo fra questo governo di tecnici e le forze politiche, altrimenti va tutto per aria. Insomma, il PdL di certo non ci sta a farsi mettere da parte, e Monti ha chiaro in testa che deve dar conto delle proprie azioni ai partiti. Ma è anche convinto che le varie forze politiche che sostengono il suo governo non staccheranno la spina, perché andare ad elezioni in questo momento non conviene a nessuno, tanto meno all’Italia.
Il 2012 è appena iniziato, in Italia fa freddo, ma il clima politico è sempre più caldo, insieme a quello sociale, ed è facile pensare che nelle prossime settimane lo sarà ancora di più.
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