La colazione di lavoro a Palazzo Chigi fra Silvio Berlusconi, Angelino Alfano e il presidente del Consiglio Mario Monti è durata quasi tre ore. All’incontro era presente anche Gianni Letta, ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.
Il menù del pranzo è stata a base di riforme. “La sinistra non vuole rendere il Paese più moderno, non vuole le innovazioni che invece sono necessarie nel campo del mercato del lavoro per consentire agli imprenditori di poter assumere con maggiore facilità”, avrebbe osservato il Cavaliere, secondo chi lo ha sentito dopo il vertice. L’uomo di Arcore avrebbe ribadito a Monti che ha tutto il sostegno del PdL per portare avanti le riforme, che vanno fatte. “Mi sono fatto da parte responsabilmente, proprio per fare in modo che una ampia maggioranza del Parlamento potesse convergere sulle riforme di cui il Paese ha bisogno". Quindi, Professore, vada avanti, anche per quanto riguarda la riforma del lavoro, e soprattutto “senza farsi condizionare dalla sinistra e dai sindacati”. Solo così il Popolo della Libertà continuerà a sostenere questo governo e lo porterà fino a fine legislatura.
Alfano, segretario del PdL, ha definito l’incontro fra Berlusconi e Monti “costruttivo”.
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