Angelino Alfano, ospite a Porta a Porta, ha parlato fra le altre cose anche della situazione politica venutasi a creare dopo la sentenza di condanna nei confronti di Silvio Berlusconi nell’ambito del processo Ruby. Secondo il vicepremier e segretario del Popolo della Libertà, “la reazione più naturale” alla sentenza “sarebbe stata quella di dire che non si puo’ più stare in un governo mentre un ordine dello Stato considera uno dei principali azionisti dell’esecutivo come un leader da mandare in prigione. Di fronte a una scelta di un partito politico che ha contribuito a rasserenare il clima”, a caldo avremmo voluto “suggellare la nostra indignazione con una scelta che comunque noi non abbiamo compiuto, ma che avrebbe avuto come epilogo di andare al voto. Ma ad opporsi è stato proprio Berlusconi”. Tuttavia, “nel dibattito interno al nostro partito è ed è ancora presente questa tesi, che – ripeto – ha come avversario il presidente Berlusconi”. Così, abbiamo deciso di essere “responsabili”: “la nostra scelta ha avuto come bussola prima la continuità di una esperienza inedita nella storia repubblicana, piuttosto che un giudizio su un fatto che ha suscitato una reazione collettiva non solo nell’elettorale di centrodestra, ma sono convinto nella stragrande maggioranza degli italiani”.
Silvio ha incontrato nei giorni scorsi il presidente del Consiglio, Enrico Letta, e poi il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: “Si muove come un leader politico. Non credo che Berlusconi abbia richieste particolare da fare a Napolitano”. Delusione da parte di B per un supposto mancato intervento di Napolitano sulla Corte costituzionale? "No – replica Alfano -, queste sono discussioni che avvengono più nei retroscena dei giornali che nella realtà".
IMU E IVA "Escludo che a dicembre si paghi la prima casa. L’Imu verra’ abolita, per noi questa e’ una delle condizioni principali. Entro il 31 agosto noi dovremo avere eliminato l’Imu sulla prima casa. Abbiamo gia’ impedito che il 1 luglio scattasse l’Iva".
SPESA PUBBLICA Quello della spesa pubblica “per noi è un tema essenziale. Nel programma del PdL abbiamo scritto che era possibile tagliare oltre 4 miliardi di euro l’anno di spesa pubblica. Questo e’ il nostro programma. Abbiamo affrontato le emergenze: prima rata Imu, aumento Iva, Equitalia. Abbiamo fatto queste tre cose".
SICUREZZA Come ministro dell’Interno, Alfano sta “lavorando ad alcune norme sulla sicurezza per assicurare ai cittadini la liberta’ dalla paura. Noi dobbiamo garantire che le nostre citta’ siano sicure. Non dobbiamo essere avviliti dalla paura. I nostri commercianti non devono avere paura di rapine. Stiamo lavorando a un sistema di norme per questo. Un servizio efficiente delle forze dell’ordine e un sistema di norme che proporrò al Consiglio dei ministri molto presto". "Le Forze dell’ordine, carabinieri, polizia, guarda di Finanza, militari, sappiano che lo Stato è dalla loro parte”.
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