Abolire del tutto l’imposta sulla prima casa. No all’aumento dell’Iva. Detassare le nuove assunzioni, soprattutto per quanto riguarda i giovani. Tutte “questioni fondamentali” secondo Angelino Alfano, vicepremier e segretario del PdL, sui cui il governo deve lavorare. In generale, “la nostra linea è evitare l’aumento della tassazione”, sottolinea ancora Alfano. Che avverte il presidente del Consiglio, Enrico Letta: se l’Iva verrà aumentata, il governo andrà a casa. “Il destino del governo è legato al programma e se non è realizzato il governo non va avanti”, chiarisce il vicepremier. Più che sulle vicende giudiziarie che riguardano Silvio Berlusconi, dunque, ci si confronta su temi economici: sono proprio questi, infatti, a poter mettere a rischio la tenuta del governo di larghe intese. Alfano su Twitter divide il filone giudiziario del Cavaliere dalla vita del governo: certo, il PdL “sulla giustizia ha le idee ben chiare”, ma non sono “poste come questione condizionante per l’esecutivo”.
Daniela Santachè, sempre più vicina al Cav, plaude ad Alfano: “Imu e Iva sono due punti irrinunciabili, si staccherò la spina al governo” se non verranno mantenuti. Anche secondo Pier Ferdinando Casini, sempre più vicino al PdL, è necessario “trovare il modo di rinviare l’aumento dell’Iva e io mi auguro che tutte le forze che concorrono a sostenere il governo non facciano tatticismi”.
Iva a parte, bisognerà trovare una soluzione definitiva anche per quanto riguarda l’Imu, la tassa più odiata dagli italiani, una patata bollente per ora soltanto rinviata, ma entro la fine di agosto dovrà essere presa una decisione.
Alfano e Letta ieri, venerdì 21 giugno, hanno pranzato insieme. Un incontro più politico che tecnico, ma durante il quale si è parlato anche di temi economici, Imu e Iva in primo piano.
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