Google chiude con una vittoria gli oltre 20 mesi di indagine dell’antitrust americana sulla ricerca online: secondo la Federal Trade Commission Mountain View non ha violato gli statuti antitrust, e si e’ impegnata ad adottare volontariamente alcune modifiche alle proprie pratiche di business. Ma subito per il colosso del web si apre un nuovo fronte: la visita del presidente esecutivo, Eric Schimdt, in Corea del Nord irrita Washington, che la critica apertamente.
‘Non e’ utile’ nella tempistica: Schimdt, il ‘politico’ di Mountain View con la responsabilita’ dei rapporti con il governo americano, ‘non portera’ alcun messaggio da parte nostra’ afferma la portavoce del Dipartimento di Stato, Victoria Nuland, sottolineando che Schimdt ‘e’ consapevole’ dell’opposizione americana alla sua visita in Corea del Nord dopo il lancio, l’11 dicembre scorso, del razzo a lungo raggio. ‘E’ un cittadino privato e puo’ assumere le sue decisioni’ aggiunge Nuland.
Le polemiche sul viaggio di Schimdt non rovinano la festa a Google, soddisfatta della chiusura dell’indagine da parte dell’antitrust americano. ‘La conclusione e’ chiara: i servizi Google sono buoni per gli utilizzatori e per concorrenza’ mette in evidenza Google sul proprio blog. Mountain View si e’ accordata con la Ftc per offrire, fra l’altro, maggiore flessibilita’ ai pubblicitari nella gestione delle loro campagne con i siti rivali. ‘I cambiamenti che Google effettuera’ assicureranno che i consumatori continuino a raccogliere i benefici della concorrenza online e sul mercato dei dispositivi wireless’ afferma il presidente della Ftc, Jon Leibowitz, riferendosi all’impegno di Google di consentire ai competitor l’accesso ai brevetti per le tecnologie necessarie nella produzione di smartphone e tablet. Si tratta di brevetti di cui Google e’ entrata in possesso con l’acquisizione di Motorola Mobility.
La decisione della Ftc di chiudere l’indagine senza pesanti accuse a Google e senza sanzioni potrebbe divenire oggetto di scontro, con i rivali di Google che hanno premuto sulla Ftc affinche’ conducesse l’indagine. Leibowitz difende il processo decisionale della Ftc. ‘L’indagine e’ stata profonda e attenta’.
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