‘Abitano’ la Terra da oltre 350 milioni di anni e si adattano a tutto, anche all’uomo. Sono gli scarafaggi, insetti tra i piu’ comuni e i meno amati, che hanno meccanismi di adattamento tali da renderli ‘insensibili’ ai dolci e allo zucchero, usati come esca nelle trappole inventate per eliminarli. A rivelarlo e’ uno studio della North Carolina State University, negli Usa, pubblicato sulla rivista Science, secondo cui in alcune specie di blatte, in particolare quelle che di solito ‘esplorano’ le cucine di notte, si e’ infatti verificato, in un tempo evolutivo molto breve, un mutamento interno che fa percepire come amaro lo zucchero che attira in trappola gli scarafaggi verso morte sicura. ‘In pratica – spiegano gli scienziati – quando lo scarafaggio ‘assaggia’ la sostanza zuccherina la percepisce come amara e questa diventa quindi un repellente’. Il punto e’ adesso scoprire come sia avvenuta la mutazione genetica.
Gia’ negli anni Novanta, quando i disinfestatori avevano cominciato a usare le trappole al posto degli insetticidi, era stato notato che alcuni tipi di trappole erano inefficaci e per questo l’industria e’ sempre alla ricerca di nuove sostanze e sistemi per debellare questo tipo di insetti.
Ayako Wada-Katsumata, Jules Silverman e Coby Schal, i tre scienziati Usa autori dello studio, hanno accertato che il problema non era nel veleno ma nello zucchero e, soprattutto, che il ‘comportamento’ degli scarafaggi era ereditario. Gli entomologi definiscono la scoperta dei ricercatori della North Carolina ‘straordinaria’ per tutte le implicazioni che comporta. Ora le aziende chimiche e farmaceutiche hanno infatti una ‘arma’ in piu’ che potrebbe portarle a migliorare la ricerca e lo sviluppo nel campo degli insetticidi, in una ‘battaglia’ apparentemente senza fine e forse impossibile da vincere. Ma c’e’ un elemento in piu’, assolutamente importante e non trascurabile, secondo gli esperti. Quanto osservato negli scarafaggi, una volta individuati i meccanismi genetici, potrebbe addirittura aiutare a combattere la malaria, ancora molto diffusa in alcune aree del mondo. Secondo gli studiosi, infatti, anche le zanzare potrebbero aver avuto un’evoluzione simile a quella degli scarafaggi , cosa che le porterebbe ad essere piu’ resistenti agli insetticidi comunemente utilizzati. Anche per loro, quindi, si potrebbero trovare in un futuro abbastanza prossimo rimedi molto piu’ efficienti ed efficaci.
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