“Abbiamo raccolto e rappresentato alla Vice Ministra degli Esteri, Marina Sereni, le espressioni di disagio e la richiesta di sostegno provenienti dagli enti promotori dei corsi di lingua e cultura italiana all’estero, a causa delle difficoltà applicative della nuova regolamentazione dei corsi contenuta nella circolare n. 3, emanata dal MAECI agli inizi di agosto”. Lo dichiarano in una nota i parlamentari della Circoscrizione Estero: Schirò, Garavini, Alderisi, Borghese, Cario, Fantetti, Fusacchia, Giacobbe, La Marca, Longo, Nissoli, Ungaro.
“Nella nostra comunicazione – proseguono -, alla luce di una serie di rilievi critici puntualmente indicati, abbiamo prospettato l’opportunità di considerare il corrente anno scolastico come un periodo di sperimentazione e di dialogo tra gli enti e gli uffici preposti, in modo da verificare sul campo, con spirito di collaborazione, le eventuali criticità e trovare il modo di superarle, spostando dunque la data di applicazione formale della circolare al successivo anno scolastico.
La risposta che la Vice Ministra Sereni, che ha la delega in questa materia, ha dato al nostro invito, dopo avere sottolineato i tratti innovativi contenuti nella stessa circolare, la disponibilità a un’applicazione molto flessibile della normativa per il primo anno e ha annunciato una fase di confronto diretto tra gli uffici preposti, i rappresentanti degli enti gestori e il personale consolare addetto al settore.
La decorrenza dell’applicazione formale non viene dunque cambiata, ma temperata da una prassi applicativa che terrà conto delle problematiche denunciate dagli enti e ispirata dall’intenzione di superarle con la flessibilità necessaria”.
“Per evitare ambiguità applicative – proseguono i parlamentari eletti oltre confine -, riteniamo che sarebbe stato forse preferibile uno spostamento formale della decorrenza al prossimo anno scolastico; in ogni caso, confidiamo che il programma dei contatti a distanza tra gli enti e gli uffici centrali abbia uno sviluppo immediato e ampio, in modo che attraverso il dialogo diretto si possano superare le difficoltà già evidenziate sin dalla fase iniziale di applicazione della nuova circolare. Il sistema formativo assicurato dalla rete dei corsi promossi dagli enti gestori è troppo importante perché si possa consentire che ai danni provocati dalla pandemia si aggiungano anche le difficoltà derivanti da una transizione organizzativa”.
“Nel ringraziare la Vice Ministra Sereni per la sua disponibilità, continueremo a seguire gli sviluppi di questa vicenda – concludono – con la speranza che con la collaborazione di tutti si riesca a salvaguardare un settore di eccellenza della presenza culturale dell’Italia nel mondo”.