Gli alimenti arancioni potrebbero avere maggiori poteri del previsto per prevenire il cancro e le malattie cardiache. Secondo un recente studio, i cibi arancioni come le carote e rossi come i peperoni sono nostri alleati nella prevenzione del cancro. Lo stesso potrebbe anche essere vero per molti altri agrumi. I ricercatori hanno detto che la quantità di antiossidanti, che neutralizzano i radicali liberi che danneggiano le cellule, era stata sottovalutata. Lo studio ha anche evidenziato che le tabelle sulle capacità antiossidanti dei prodotti alimentari devono essere riviste.
Secondo gli esperti di nutrizione, alcune sono più efficaci di altre per salvaguardare il nostro sistema immunitario e mantenerci in salute il più a lungo possibile. Secondo i ricercatori dell’associazione britannica per la ricerca sul cancro al seno, Breast Cancer Now, sono le verdure dai colori più vivaci a svolgere questo importantissimo compito. Tra questi vi sono le carote, gli spinaci e i peperoni, ricchissimi di beta-carotene, un composto chimico che il nostro organismo trasforma in vitamina A e che aiuta a tenere alta la salute del cuore e a prevenire i carcinomi, primo tra tutti quello della mammella.
La ricerca, pubblicata nella rivista scientifica American Journal of Clinical Nutrition, si è basata su un campione di 1.500 donne in salute e 1.500 donne con un tumore al seno, analizzando dettagliatamente le loro alimentazioni e l’apporto di questi particolari ortaggi nelle loro diete. Secondo i risultati, le donne che ne consumavano in abbondanza correvano un rischio del 40-60% inferiore di sviluppare la terribile malattia.
Gli esperti tengono tuttavia a sottolineare che nessun alimento può essere miracoloso contro il cancro, anche se uno stile di vita generalmente sano e un’eccellente dieta possono decisamente fare la differenza nel nostro benessere e nella nostra longevità. «Sappiamo già da tempo che una dieta sana – e che include gli ortaggi di questo colore – può aiutare a ridurre il rischio di un tumore e mantenere regolare il peso corporeo», ha spiegato Richard Berks, dell’associazione no-profit. «Ma anche se è importante che consumiamo le verdure come parte di una dieta bilanciata, sfortunatamente non esiste un superfood che neutralizzi al 100% il rischio di sviluppare la malattia».
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