Nel corso dell’incontro con i vertici dell’Associazione nazionale dei magistrati, il capo dello Stato Giorgio Napolitano ha confermato la legittimità dei governi di intervenire anche per modificare gli equilibri istituzionali rivedendo la seconda parte della Carta. Il presidente della Repubblica "ha riaffermato la legittimità di interventi di revisione di norme della Seconda Parte della Costituzione che possano condurre a una rimodulazione degli equilibri tra le istituzioni quali furono disegnati nella Carta del 1948: rimodulazione che in tanto può risultare convincente in quanto comunque rispettosa della distinzione tra i poteri e delle funzioni di garanzia. Nel richiamare le regole fissate nell’articolo 138 della Carta, il Presidente della Repubblica ha infine sottolineato come esse siano ispirate al principio della ricerca di un’ampia condivisione, che deve comprendere anche la definizione di puntuali orientamenti per le leggi ordinarie attuative della riforma costituzionale".
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