Doveva essere in tutta Italia la settimana di ripresa dell’attivita’ giudiziaria, dopo la pausa estiva. Ma in realta’ si e’ trattato di una falsa partenza: i tribunali, almeno quelli delle grandi citta’, oggi sono di fatto rimasti quasi fermi per effetto della prima giornata di sciopero degli avvocati penalisti, che incroceranno le braccia per tutta la settimana sino a venerdi’ prossimo. Da Nord a Sud e’ stata infatti quasi totale l’adesione dei legali alla protesta proclamata dall’Unione delle camere penali, per sollecitare il varo di una serie di riforme rimaste al palo: da quella forense, a quella costituzionale della giustizia; da quella delle intercettazioni a quella del sistema penitenziario. E cosi’ quasi ovunque si e’ ripetuto lo stesso scenario: aule giudiziarie deserte e pochi i processi celebrati, soprattutto quelli con imputati detenuti. E a meta’ settimana si raddoppia, con lo sciopero giovedi’ e venerdi’ di tutta la categoria, proclamato dall’Organismo unitario dell’avvocatura contro ‘l’irrazionale chiusura di 1000 uffici giudiziari’ , l’abolizione delle tariffe forensi,e alcune riforme in materia civile, a cominciare dalla mediaconciliazione obbligatoria.
Intanto l’adesione alla prima giornata di protesa e’stata ‘pressochè totale’, nota con soddisfazione l’Ucpi. Da Torino a Palermo ha raggiunto e in qualche caso superato il 90 per cento. E tra i processi saltati ce ne sono pure di eccellenti. Come quello Mediaset a Milano che vede tra gli undici imputati, Silvio Berlusconi,accusato di frode fiscale, Fedele Confalonieri e il produttore statunitense Frank Agrama: e’ stato aggiornato a lunedi’ prossimo, il 24 settembre, con l’ arringa della difesa dell’ex premier. A Catania a far le spese dello sciopero degli avvocati e’ stato invece il processo Iblis, su presunti rapporti tra mafia, imprenditoria e amministratori pubblici: riprendera’ sabato prossimo e la sentenza potrebbe arrivare gia’ in giornata. Rinvio sicuro a Bari per l’udienza preliminare di una delle inchieste sulla mala gestione della sanita’ pugliese, che vede tra i 40 imputati anche il senatore Alberto Tedesco, ex assessore della giunta Vendola: si doveva tenere venerdi’ prossimo ma, per la protesta, e’ destinata a slittare almeno alla prossima settimana.
Richiamando le ragioni della protesta, il presidente dell’Ucpi Valerio Spigarelli, ha invitato la politica a far ‘presto’ sulla riforma forense, a intervenire sugli abusi in materia di intercettazioni, a rivedere ‘l’intero sistema delle carceri, con una riforma strutturale" e a dare attuazione al principio della terzieta’ del giudice ‘con la separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri".
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