Noto con enorme piacere che il mio appello al nuovo Governo, quello di interessarsi a noi italiani all’estero, è stato colto dal nostro nuovo presidente del Consiglio che, nel discorso al Senato della Camera, ha inserito nei vari punti programmatici anche le problematiche che toccano noi italiani nel mondo, le stesse esposte nel mio precedente intervento, in cui, oltre ad augurare al Governo un in bocca al lupo, chiedevo più attenzione ai temi che ci interessano.
Ringrazio il presidente del Consiglio Giuseppe Conte per aver posto attenzione ai nostri temi, come la riforma del voto per esempio, che è richiesta da noi da almeno dieci anni.
Va altresì ricordato che nessun presidente negli ultimi dieci anni ha mai inserito nel discorso iniziale alle Camere l’argomento degli Italiani all’estero, e per questo ringrazio Conte sinceramente.
Ottimo anche l’atteggiamento, che mi trova in pieno accordo, quello di guardare alla soluzione dei problemi degli italiani senza ideologia di parte, cosa che faccio da più di trent’anni qui in Australia.
Un Governo pieno di speranza, anche per gli italiani all’estero
Due righe vanno anche spese per l’intervento del Senatore del Pd Matteo Renzi che, francamente, ho trovato esilarante in tutte le sue declinazioni. Renzi è un uomo politico divertente, che ha lottato per mesi cercando di convincere, senza riuscirci, milioni di italiani che il Senato della Repubblica era obsoleto e andava cancellato dal nostro ordinamento.
Oggi Renzi lo ritroviamo proprio lì, a fare le pulci al nuovo premier, chiedendo tempi, modi e coperture finanziarie sui suoi punti programmatici, dimenticandosi che più di sei anni fa si presentò con delle slide dove dichiarava tempi, modi, coperture, tutti obiettivi mai raggiunti durante il Governo da lui presieduto.
Chiudo rinnovando il mio in bocca al lupo a questo esecutivo. W l’Italia, W gli Italiani all’estero ovunque essi siano.