La Calabria ha vissuto negli anni l’esodo di intere famiglie. Come si legge sulla Gazzetta del Sud (ed. Cosenza), secondo la Regione la comunità dei residenti all’estero è formata da 441.209 calabresi.
Il quotidiano fa sapere che “C’è una ricerca che svela la dimensione del fenomeno in Italia. Uno studio che ha visto coinvolti gli scienziati dell’Unical, guidati dal professor Tullio Romita, uno dei maggiori studiosi internazionali del turismo delle radici, con i ricercatori di Crea e della Rete rurale nazionale.
Il rapporto conferma la Calabria al vertice della graduatoria nazionale tra le terre d’emigrazione con il 37,3% di ritorni alla scoperta delle proprie origini. Si chiama turismo delle radici proprio perché aiuta a non dimenticare la strada di casa. Si torna tra i parenti a scoprire tutto quello che è irrimediabilmente perduto”.
Al riguardo, spiega la Gazzetta del Sud (ed. Cosenza), la Regione ha deciso di strutturare il fenomeno del turismo delle radici, in vista del Giubileo:
“La Regione, lo scorso 7 agosto, ha pubblicato una manifestazione d’interesse ‘per il rafforzamento delle attività di promozione del turismo delle radici-religioso in Calabria nel 2025’.
La selezione è finalizzata alla promozione di offerte e pacchetti ad-hoc con scontistiche dedicate da destinare ai Pellegrini muniti di carta del pellegrino, in arrivo in Italia in occasione dell’Anno Santo, interessati a visitare la Calabria perla scoperta delle proprie origini e del la storia familiare.
La partecipazione all’iniziativa di promozione è riservata alle aziende dei settori turistico-ricettivo e mobilità-trasporti con sede operativa in Calabria. L’avviso pubblico scade il 30 agosto”.