Mario Giro, viceministro agli Affari esteri con delega alla Cooperazione, commentando i dati pubblicati dall’Eurobarometro sulle attitudini dei cittadini europei verso la cooperazione allo sviluppo, ha detto: "Gli italiani credono di più nella cooperazione e pensano sia giusto che rappresenti una priorità delle politiche del governo italiano e dell’azione dell’Ue". "E’ evidente – ha sottolineato – che gli italiani condividono l’impegno convinto del governo Renzi a fare della cooperazione una delle tre politiche della proiezione esterna del paese, assieme all’internazionalizzazione delle imprese e alla cultura. Questo ha determinato anche un cambiamento nella loro percezione del mondo. Adesso gli italiani guardano con più fiducia all’azione estera dell’Italia rispetto al passato".
"In un anno – ha proseguito il viceministro Giro – gli italiani hanno segnato una svolta nel loro atteggiamento verso la cooperazione, facendo registrare il piu’ convinto incremento a sostegno della cooperazione tra tutti i 28 Paesi dell’Unione. Il governo appoggia questa svolta culturale. Si tratta di un ulteriore segnale positivo, dopo quelli dell’economia reale: un paese che coopera non declina”.
“Oltre l’aumento delle risorse per la cooperazione pubblica, dobbiamo incoraggiare il protagonismo della gente e le forme di cooperazione dal basso. Questo e’ lo spirito con cui e’ stata fatta la riforma della legge di cooperazione: incentivare il servizio civile all’estero dei giovani, riconoscere in maniera inclusiva i soggetti di cooperazione compreso il settore privato, favorire i diritti e i percorsi di educazione democratica e, a partire dalle scuole". "Tra l’altro – ha ricordato in conclusione il membro del governo – la settimana scolastica nazionale della cooperazione, che si tiene nel mese di marzo in tutte le scuole, con il convinto sostegno del Ministro Giannini, e’ una buona esperienza pilota che può crescere”.
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