Giacomo Bezzi, sei il nuovo Coordinatore di Cambiamo, il movimento di Giovanni Toti, per gli italiani nel mondo. Come si è arrivati a questa nomina?
Il Governatore Giovanni Toti mi ha chiesto di aiutarlo a costruire la presenza all’estero del nostro nuovo partito “Cambiamo con Toti” che in Italia è appena nato e che sta consolidandosi attraverso un gruppo di parlamentari ed amministratori territoriali che hanno come riferimento i valori liberali e del il Partito Popolare europeo e dei loro padri fondatori come Alcide De Gasperi, mio conterraneo. Giovanni Toti oggi in Italia ha dimostrato di sapere guidare benissimo la Regione Liguria e di essere da esempio per tanti amministratori, imprenditori e lavoratori che vogliono riportare la competenza e la preparazione al governo di un paese oggi allo sbando.
Ti sei già posto degli obiettivi, delle scadenze?
Il nostro obiettivo, all’interno del perimetro della coalizione di centrodestra unita all’estero, è quello di radicarci all’interno del mondo associativo che conosco bene, avendo vissuto e lavorato all’estero per diversi anni, e che è la vera spina dorsale della storia italiana, fatta di emigrazione un tempo ma oggi di talenti professionali ed imprenditoriali. Credo che il cuore e sangue italiano di tanti imprenditori e lavoratori italiani all’estero non sia estraneo a voler dare il proprio contributo al riscatto e al risollevarsi del nostro Paese in grande difficoltà.
Oggi Cambiamo nei sondaggi ha percentuali davvero molto basse. Pensate di recuperare? Come?
Il primo obiettivo a nostro giudizio per una politica a favore degli Italiani all’estero è quello di investire sulla nostra lingua e cultura; un paese che abdica a questa prerogativa, come è stato fatto negli ultimi decenni, corre gravi rischi di identità futura. Crediamo che solo attraverso la forte presenza e valorizzazione della cultura italiana nel mondo potremo avere e maturare più rispetto, che si deve coniugare necessariamente con le nostre eccellenze Made in Italy che vanno tutelate. Vogliamo con il cuore in mano chiedere ai nostri connazionali all’estero di darci una mano essendo loro i primi veri ambasciatori della nostra grande storia italiana.
Vorremmo proporre una sorta di free zone, magari nelle regioni meridionali dell’Italia, sul modello di quella delle isole canarie o similari onde permettere a tutti gli imprenditori italiani di successo che da più di 2 generazioni hanno bellissime aziende nel mondo di poter investire nel loro paese di origine alle stesse condizioni fiscali di altri paesi europei, onde agevolare un rilancio della nostra economia e dare loro la possibilità di essere protagonisti anche in Italia.
Spiega ai lettori di ItaliaChiamaItalia quali sono le priorità di Cambiamo in tema di italiani all’estero
So, avendo vissuto e lavorato all’estero, che tanti nostri connazionali hanno bisogno di servizi migliori nei consolati e questo è l’impegno che tutti dobbiamo prenderci, ma so anche che il sangue italiano che scorre nelle loro vene ed il grande cuore ed orgoglio italiano che tutti loro hanno uniti alla professionalità, imprenditorialità e cultura possono essere di fondamentale aiuto per l’Italia nell’uscita dalla crisi. Non è vero che chi vive e lavora fuori dall’Italia non ci tiene all’Italia. La scommessa e richiesta di “Cambiamo con Toti” è quella di darci una mano, siamo aperti e disponibili al contributo positivo di tutti voi. Vi lascio con un grande abbraccio e VIVA L’ITALIA.