“Frecce elettriche… attraversano il corpo. Un arcobaleno di colori colpisce le palpebre. Una schiuma di musica cade sopra le orecchie. È il gong dell’orgasmo” (Anaïs Nin)
“Il sesso è più eccitante sullo schermo e tra le pagine che tra le lenzuola” (Andy Warhol)
“Legare l’amore al sesso è stata una delle trovate più bizzarre del Creatore” (Milan Kundera)
“Il sesso è una delle nove ragioni della reincarnazione. […] Le altre otto sono prive di importanza” (Henry Miller)
“Il sesso è sporco solo se è fatto bene” (Woody Allen)
PIÙ AMORE!
Da un sondaggio del Censis sul comportamento sessuale degli italiani risulta che l’80,7 per cento degli intervistati pratica regolarmente sesso orale, il 33 per cento sesso anale, il 67 per cento la masturbazione reciproca senza arrivare al rapporto completo, il 77,4 per cento crede al sesso senza amore.
I millennials fanno l’amore più dei giovani di vent’anni fa. Nel 1999 faceva sesso tre volte la settimana il 36,9 per cento dei giovani. Oggi è il 44,1. Ma solo il 21 per cento di loro usa regolarmente pillola e profilattici [De Luca, Rep.].
MACCHÉ! MENO AMORE…?
Rispetto a quanto appena pubblicato, una contraddizione arriva dalle letture dei giorni scorsi. “Ma perché i nostri giovani fanno sempre meno sesso? Le abitudini sessuali dei ragazzi, molto diverse da noi adulti, sono condizionate da dilaganti eccessi di (falso, forzato, strumentale) erotismo? Il risultato è che i giovani d’oggi fanno meno sesso delle generazioni precedenti.
LA PORNOGRAFIA ON LINE
Ho letto che così dice l’andrologo Alessandro Izzo: «L’età media del primo rapporto completo si è abbassata a 12-14 anni, però manca un percorso educazionale e formativo, il che può creare un fenomeno pericoloso. Sempre più ragazzi (ben 7 su 10) fanno costante ricorso, con facilità, alla pornografia on-line. Com’è noto, nella realizzazione di un film porno, è frequente l’utilizzo di trucchi cinematografici (inquadrature, luci, etc) nonché il consumo, da parte degli attori, di agenti pro-erettili». Tutti aspetti che possono portare il giovane a pensare di non essere all’altezza del rapporto, quindi ad evitarlo o a far uso di pro erettili per sentirsi più virile. E se ne parla già da un po’: i giovani fanno meno sesso delle generazioni precedenti.
CHI HA RAGIONE ALLORA? I SOCIAL IMPERVERSANO…
Secondo uno studio del 2016, la percentuale dei nati negli anni ’80 e ’90 che tra i 18 e i 24 anni non aveva alcun partner sessuale era pari al 15%, più del doppio di quella dichiarata dai nati negli anni ’60 quando avevano la stessa età (6%). Quali sono le cause? Più di tutte, la “ipersessualizzazione da Social”, con l’avvento di Instagram, che favorisce i contenuti visivi e rende gli incontri dal vivo complicati ed imbarazzanti.
Il problema è il mantenimento di una relazione sessuale soddisfacente. Vieri Boncinelli, presidente del comitato scientifico della Federazione italiana di sessuologia, ha dichiarato: «I giovani hanno difficoltà di comunicazione e spesso un’immagine meccanica e distorta dell’atto sessuale». Rinunciare alle relazioni, quindi, diventa sempre più normale.