Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri, nel corso della conferenza stampa di presentazione della Giornata dello Sport Italiano nel Mondo, che si è tenuta nella cornice di Villa Madama a Roma, ha detto: “L’obiettivo di questa giornata è far contare di più l’Italia nel mondo, non soltanto attraverso politici e diplomatici, che sono una parte importante, ma anche con quegli ambasciatori italiani che non lo fanno per professione: milioni di italiani che operano all’estero come imprenditori, atleti, militari e tutti coloro che sono parte di una strategia per far crescere il nostro Paese”.
“Sono grato a questi ragazzi per aver portato straordinari risultati al nostro paese per aver fatto ascoltare l’inno di Mameli e aver fatto sventolare il tricolore – ha aggiunto -. Questi giovani, con tutte le federazioni sportive che hanno il merito di far crescere le nuove leve, sono parte integrante di una visione dell’Italia.
Abbiamo bisogno di queste donne e uomini per attirare turisti, ma c’è anche un’industria dello sport che rappresenta il 2% del prodotto interno lordo e che dà lavoro a decine di migliaia di persone. Dobbiamo tenere conto di questo settore come strumento della crescita”.
“Tutto quello che facciamo nelle nostre ambasciate concorre a questo e voglio che anche lo sport diventi un’iniziativa politica dello Stato italiano”, ha aggiunto Tajani, auspicando “che tutte le attività sportive possano essere riflettori che si accendono sull’Italia”.
”Abbiamo deciso di nominare ambasciatori la squadra di scherma oro alle Olimpiadi di Parigi nella spada femminile. Anche chi non prende le medaglia valorizza il paese. Ogni ragazzo che fa agonistica merita una attenzione particolare, che si sottopone a sacrifici duri e dovrebbe essere aiutato e non penalizzato. Non è uno che non ha voglia di studiare. Questi ragazzi dobbiamo premiarli anche a scuola con un incoraggiamento morale”.
“Questa giornata ha un significato importante. Manuel Bortuzzo ha avuto la grande capacità di diventare un nuotatore paralimpico e il sogno di andare alle Paralimpiadi e vincere una medaglia lo ha realizzato. Ha dimostrato che si può essere più forte delle avversità della vita. Mi auguro che alle prossime Paralimpiadi possa vincere una medaglia d’oro. Siamo fieri di essere italiani quando vediamo questi ragazzi. Fabio Capello mi disse: ‘io sono nato in provincia di Gorizia al confine e nessuno può immaginare cosa significa avere sulla maglietta e sul cuore il tricolore’. Penso che per ogni ragazzo diventare atleta della nazionale sia un grande sogno e ti dia fierezza”.