Christian Di Sanzo, deputato eletto in Nord e Centro America, e’ intervenuto all’incontro “Raccontare l’Italia oltre la Frontiera” alla Camera, organizzato dalla FILEF – un incontro dedicato a una analisi del ruolo e della funzione dell’editoria italiana all’estero.
“Un importante punto di riflessione, nel ruolo dell’editoria italiana all’estero, è come sia cambiata l’informazione per gli italiani all’estero e c’è un dato oggettivo: la nuova emigrazione non usa più i vecchi mezzi di informazione per apprendere le notizie quotidiane sull’Italia, ma si informa direttamente attraverso le testate nazionali italiane, intrattenendo un rapporto diretto con i mezzi di informazione italiani. Diventa fondamentale, allora, rivedere quindi l’editoria italiana all’estero come fulcro di quella che è l’informazione delle comunità e delle rappresentanze diplomatico-consolari, fornendo una informazione locale che le testate nazionali non possono dare”.
“Questa importante funzione deve essere salvaguardata dal nostro Paese, dedicando maggiori risorse all’editoria italiana all’estero che diventa così vera e propria promotrice del Sistema Italia all’estero. Dobbiamo quindi salvaguardare i contributi dedicati all’editoria all’estero, affrontando i problemi di oggi e lavorando insieme, cercando una revisione delle regole correnti dei contributi, anche attraverso una semplificazione delle norme”.
Il deputato eletto in Nord e Centro America ha sottolineato come “parlando del processo di attribuzione della qualità del prodotto, c’è spesso una grande disparità sui pareri che vengono dati da Comites e Ambasciate italiane all’estero”.
“I Comites sono organi politici, non tecnici, e non possono essere forzati ad aderire a criteri oggettivi – ha chiosato Di Sanzo -, ma aiutiamoli a strutturare questo parere dando loro dei criteri guida”.
“Il giudizio dei Comites e della rappresentanza consolare deve essere solo uno dei punti per assegnare il finanziamento, senza che tale giudizio sia vincolante, così da non incorrere in disuguaglianze o ingiustizie. C’è bisogno di riportare un’oggettività, centralizzando in maniera comparativa la valutazione della qualità delle testate, così da bilanciare il parere delle rappresentanze all’estero e dare coerenza”.
Infine, per Di Sanzo “è importante dedicare anche una particolare attenzione alla valorizzazione dei mezzi online. Nonostante le ultime modifiche alla normativa per includere i mezzi online, il lavoro fatto da molte testate online non è ancora valorizzato a sufficienza, e molte di queste svolgono un lavoro essenziale, soprattutto negli Stati Uniti e nel Centro America, dove nel tempo non si sono conservate importanti reti di distribuzioni di carta stampata così come avvenuto in Canada”, ha concluso il deputato.