Un’icona del nostro teatro, calcherà il palcoscenico dell’anfiteatro il 14 agosto, alle ore 21, interpretando Shylock nell’opera di William Shakespeare. Nella commedia si intrecciano i temi del denaro, della religione e del potere con le vicende amorose di tre ragazzi. Il nostro grande attore interpreta magistralmente il ricco cinico ebreo che presta tremila ducati al mercante, a condizione di riaverli entro tre mesi pena la consegna di una libbra di carne viva.
Il mercante Antonio è impersonato da un credibile, intenso Franco Castellano. Il mercante di Venezia è un’opera teatrale di William Shakespeare, scritta presumibilmente tra il 1596 e il 1597. La trama dell’opera probabilmente si rifà ad una novella di ser Giovanni Fiorentino, detta Il Giannetto. La storia è un intreccio abbastanza complesso, che si svolge nella Venezia del XVI secolo e ruota intorno a vari personaggi. Fra i ruoli principali c’è Bassanio, giovane gentiluomo veneziano, che vorrebbe la mano di Porzia, ricca ereditiera di Belmonte.
Per corteggiarla degnamente chiede al suo amico Antonio una somma consistente di ducati in prestito. Si decide di ricorrere a Shylock, un ricco usuraio ebreo, che accorda il prestito chiedendo ad Antonio di fare da garante. La rappresentazione attuale, nella versione del regista Giancarlo Marinelli, ruota intorno alla figura dell’ebreo Shylock, avido, meschino da un lato ma dall’altro solo e abbandonato anche dalla figlia.
Albertazzi dal canto suo è freddo e spietato, caparbio nella prima parte dell’opera, assetato di riscatto verso una città che lo tiene ai margini e diviene fragile poi, quasi indifeso, vessato dalla comunità cristiana. Riempie la scena con la sua voce, il tono, la figura, che si muove lentamente, ed i monologhi intensi. Lo spettacolo è prodotto da Ghione Produzioni e la serata è organizzata con la collaborazione di Menti Associate e Papik.
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