Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, intervistata da Libero, il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro, parla del futuro della destra italiana, e avverte: “Se la sfida è rigenerare la destra io ne sarò entusiasta. Se l’obiettivo è ricollocare gli uomini della destra che hanno fatto il loro tempo, non mi interessa”.
Secondo Meloni in Italia si è celebrato il funerale della destra con troppa fretta: “Possono finire le classi dirigenti e chiudersi dei cicli politici, ma il bagaglio culturale e ideale della destra affonda le sue radici ben più in profondità. Alleanza nazionale la ha interpretata, ma l’identità di destra non finisce con lo scioglimento di un partito, né può esaurirsi in un leader”. Questo perché dire “destra” vuol dire fare riferimento a “un insieme di idee forti. E noi dobbiamo chiederci: come stanno queste idee nel nostro tempo? La sfida non è quella di riproporre qualcosa che c’è stato già. La sfida è lastricare il nostro pezzo di questo cammino. E vedere se, qui e ora, siamo in grado di prendere quelle idee calandole nel nostro tempo”.
Ritornare a quel che fu Alleanza Nazionale? Meloni non crede “nelle operazioni di ritorno al passato. Se noi pensiamo di mettere insieme le facce di sempre, gli slogan di sempre, i nomi di sempre, i manifesti di sempre, semplicemente non saremo credibili. Si è chiusa l’epoca di una classe dirigente che ha avuto l’onore e l’onere di rappresentare quell’idea negli ultimi decenni”. Molti colonnelli dell’ex An sono colpevoli di “non aver capito che quando le idee non si radicano nella società, le puoi professare ma non esistono. Abbiamo avuto tante occasioni per incidere in questi anni, ma la classe dirigente della destra ha governato spesso per governare, non ha lasciato un segno del proprio passaggio”.
Noi di Fratelli d’Italia, rivendica Meloni, “abbiamo fatto la nostra scelta in tempi non sospetti, quando l’opzione era tra salvare noi stessi o salvare quello che rappresentavamo. Abbiamo privilegiato questa seconda, mettendo in discussione la possibilità di salvare noi stessi. Tanti di quelli che hanno fondato Fratelli d’Italia a quaranta giorni dal voto avrebbero avuto un posto assicurato nel Pdl”. Dunque, a chi dice che oggi la destra italiana va rifondata, Meloni replica in maniera netta: “C’è già, è Fratelli d’Italia. Un progetto inclusivo e aperto a tutte le persone sincere e di buona volontà. I nostri risultati dicono anche che la strada è quella giusta. Che si può crescere e che c’è ancora un centrodestra che può vincere. In una tornata elettorale in cui la coalizione non ha funzionato benissimo, Fdi è cresciuta in percentuale e in voti assoluti. A Roma abbiamo preso quasi 20 mila voti in più”.
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