Giorgia Meloni, intervistata da Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, commentando il giuramento di Matteo Salvini sul Vangelo ha detto: “Io non lo avrei fatto così, anche se mi fa piacere che la sinistra torni a difendere i simboli del cristianesimo”.
Sul fascismo che, secondo alcuni, sta ritornando con forza: “Trovo assolutamente folle che tutta la campagna elettorale l’abbia passata a parlare di qualcosa di finito 70 anni fa. Io non voglio fare una lezione di Storia, voglio parlare di oggi, di programmi e invece mi trovo sempre una lampada in faccia, messa sotto interrogatorio”.
L’alleanza con l’uomo di Arcore? “Il problema non è se io mi fido di Berlusconi o di Salvini, ma se gli italiani si fidano di noi. Per questo ho voluto che i nostri candidati si impegnassero pubblicamente per non fare cambi di casacca. Invito tutti gli elettori, se dopo il 4 marzo non vogliono avere sorprese, di votare Fratelli d’Italia, così possono stare tranquilli”.
E al Cavaliere che ancora non fa il nome del suo candidato premier, manda un avviso molto chiaro: “Se Berlusconi non chiarisce prima quale sia il nome, io dopo non garantisco i miei voti per qualunque tipo di governo”.
Intervistata dal Tg1, Giorgia Meloni ha ribadito: “Dovrebbero votare Fratelli d’Italia coloro che si considerano dei patrioti, e per noi i patrioti sono gli imprenditori che assumono in Italia, gli uomini e le donne in divisa che rischiano la vita per garantire la nostra sicurezza, le maestre che fanno il presepe a scuola perché non si vergognano della loro identità, chi accudisce un malato o un disabile in casa, in una Nazione nella quale per loro non ci sono sostegni. E lo dico annunciando che il primissimo atto di Fratelli d’Italia al governo sarà raddoppiare le pensioni di invalidità, perché è immorale che siano ferme a 270 euro”.