Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, in una intervista a La Stampa spiega che iI 28 gennaio a Roma sfilerà quello che lei chiama l’ “Italia sovrana”, “per noi sarà uno spartiacque. Le categorie di centrodestra e centrosinistra sono superate, inadeguate, non corrispondono più alle esigenze e alla realtà italiana, e non solo. Questo è un tempo post ideologico. I sovranisti sono tutti quelli che vogliono mettere al centro della propria proposta gli interessi nazionali, la tutela delle nostre imprese, del made in Italy, la difesa dei confini, la valorizzazione delle nostre tradizioni, l’introduzione della preferenza nazionale nell’accesso ai servizi sociali. Vogliamo sostenere la famiglia, un tetto alle tasse, un grande piano di infrastrutture al Sud: finché non avranno tutti le stesse opportunità non saremo una nazione unita. E vogliamo rivedere i trattati europei”.
Interrogata sui rapporti con Berlusconi sottolinea: “Sono molto dispiaciuta che Berlusconi non la pensi come me, Salvini e coloro che verranno il 28 in piazza dove ci sarà anche Toti. Abbiamo invitato tutti, anche i capigruppo di Forza Italia. Berlusconi ha sempre avuto un rapporto molto forte con il popolo, ma ora prevede l’inciucione con Renzi. Quando sostiene di voler vincere e governare con noi ma solo se il centrodestra arriva al 51%, un’asticella vagamente alta, significa che ha già fatto una scelta. Ecco, deve sapere che non siamo disponibili”. E conclude: “Il portabandiera di Italia Sovrana verrà scelto sovranamente con le primarie. Se Berlusconi le vince, lo sosterremo. Altrimenti lui può candidarsi da solo per raggiungere quel famoso 51 % di cui parla. Ma non sarà la nostra partita. Se Berlusconi vuole le primarie per legge, allora gli propongo di andare a chiedere tutti insieme di mettere le primarie nella nuova legge elettorale invece di votare la legge sulle banche e rinviare le elezioni: è irrispettoso per quei milioni di italiani che hanno votato No il 4 dicembre”.
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