Giorgia Meloni, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati, in un intervista al Messaggero, spiega: "Siamo pronti a ridare casa e dignità a quanti si sentono emarginati da certa politica, ma senza operazioni nostalgia. Non serve una rifondazione della vecchia An, ma il rilancio di un nuovo progetto di destra. Abbiamo tanti giovani pronti a spendersi. E abbiamo le nostre proposte, in campo nazionale e locale”.
L’ex ministro della Gioventù ha le idee chiare: “No all’Imu, riforma di Equitalia, divieto di pignorare la prima casa, aiuti ai giovani genitori, riproposta delle nostre modifiche alla legge elettorale, con la soglia di sbarramento, il premio di maggioranza al Senato, la reintroduzione delle preferenze. Vorremmo essere un po’ i sindacalisti degli italiani nei comuni e al governo".
E Silvio Berlusconi? Il Cavaliere, concede Meloni, “combatte sempre come un leone e vince”, ma è il PdL che “non sfonda”, perché il partito non è stato ancora capace di risolvere “quei problemi che ci hanno fatto prendere un’altra strada”. Oggi “Fratelli d’Italia ha ridato dignità a un mondo che era stato messo all’angolo. Anche il Pdl ha provato a emarginarci cercando di confinarci nello stereotipo della lista civetta, usa e getta solo per le elezioni politiche. Invece abbiamo dimostrato di avere una precisa identità, di essere ben radicati nel territorio e molto vitali. Infatti noi apriamo nuove sedi mentre altri le chiudono”.
Alle Amministrative gli italiani hanno riconosciuto il lavoro di Fratelli d’Italia, sottolinea Giorgia Meloni, e “hanno premiato non solo i nostri candidati, ma la nostra lista, che in alcune realtà aumenta i consensi del 200 per cento”.
La partita per il Campidoglio è ancora aperta: “Cosa potrebbe fare Alemanno per riconquistare i romani? Scegliere subito la sua squadra – conclude Meloni -, dicendo chiaro cosa non ha funzionato e che Roma cambierà senza paura e senza compromessi".
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