Peccato. Ancora una volta, la sinistra ha dimostrato la sua faziosità, anche quando invece sarebbe stato meglio mettere da parte le casacche politiche di ciascuno e guardare alla sostanza. E la sostanza, in questo caso, e’ che il comune di Roma Capitale ha voluto dedicare un giardino della citta’ agli italiani nel mondo. Un piccolo ma altamente simbolico gesto che come persone da sempre vicine agli italiani all’estero ci ha dato soddisfazione.
Ieri alla cerimonia d’inaugurazione c’erano diversi parlamentari eletti all’estero: c’era Ricardo Merlo per il MAIE (Movimento Associativo Italiani all’Estero), c’era Mario Caruso per Scelta Civica, c’era Renata Bueno per l’USEI (Unione Sudamericana Emigrati Italiani). C’era anche Marco Zacchera, esponente PdL, per anni deputato alla Camera e coordinatore Estero per Alleanza Nazionale. C’era persino Raffale Fantetti, senatore PdL nella scorsa legislatura (entrato a Palazzo Madama in sostituzione di Nicola Di Girolamo), che pero’ non ce l’ha fatta a riconquistare il suo seggio a Roma alle Politiche di febbraio. Nessuno dei parlamentari esteri del Pd, invece, ha ritenuto opportuno essere presente. Assenti anche i membri del CGIE – Consiglio Generale degli Italiani all’estero – appartenenti al centrosinistra, mentre c’erano consiglieri di area centrodestra, come Nazzareno Mollicone.
Insomma, i comunisti non si smentiscono mai: sono pronti, a parole, a dire di essere capaci di fare squadra quando certe situazioni lo richiedono, ma alla prova dei fatti rimangono quello che sono, supponenti protagonisti di se stessi e delle loro scenografie. I sinistroidi, a chiacchiere, sono pronti a tagliarsi le dita di una mano per gli italiani all’estero, ma al momento di celebrare una cosa buona e giusta dedicata agli italiani nel mondo, si tirano indietro, spariscono. Bene ha fatto Gian Luigi Ferretti, Coordinatore del MAIE Europa, a sottolineare che quel giardino di Roma e’ stato dedicato agli italiani all’estero e non "agli italiani all’estero di centrodestra". Ma certe cose comunisti vecchi e nuovi evidentemente non riescono a capirle. Da parte loro, questa volta, solo odio fazioso nei confronti del sindaco Gianni Alemanno, esponente di punta del centrodestra romano e nazionale, impegnato fra l’altro in una accesissima campagna elettorale in vista delle Amministrative. Eppure Alemanno ha trovato il tempo per pensare anche ai connazionali oltre confine. Da parte del candidato del centrosinistra, Ignazio Marino, agli italiani nel mondo nemmeno un pensiero. Ahi, se Marino sapesse quanti romani sono residenti all’estero, regolarmente iscritti all’AIRE di Roma!
All’evento non c’era nemmeno l’altro Marino targato Pd, Eugenio, il responsabile degli italiani nel mondo per il Partito Democratico. Assente, come tutti i "suoi" parlamentari. Che il governo Letta stia facendo scuola all’interno dell’area dem? Infatti, nell’attuale esecutivo non esiste un interlocutore per gli italiani all’estero. Una grave dimenticanza, secondo noi, che se ce ne fosse bisogno rende molto bene l’idea di quanto gli uomini di via del Nazzareno siano interessati alle comunita’ italiane all’estero. Non hanno voluto recarsi nemmeno all’inaugurazione di un giardino dedicato a coloro che con il proprio voto li hanno mandati a Roma. Bah, la prossima volta restatevene pure tutti a casa vostra, in Australia, in Brasile, in Germania e negli States.
PS Naturalmente all’inaugurazione di ieri non c’era nemmeno l’unico parlamentare del Movimento 5 Stelle eletto all’estero. Ma il fatto che i grillini se ne freghino altamente dei connazionali, ormai non fa nemmeno più notizia…
Twitter @rickyfilosa
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