Presto in Giappone sarà proibito commercializzare la carne bovina proveniente dalla prefettura di Miyagi, a causa dei rischi sulla possibile radioattività rilasciata dalla centrale di Fukushima. E’ una decisione presa dal governo, che sarà una ulteriore estensione delle misure decise di recente per la prefettura di Fukushima, a seguito del ritrovamento di quasi un migliaio di capi di bestiame con potenziale contaminazione al cesio.
In terra nipponica si punta, non senza difficoltà, a ristabilire la fiducia dei consumatori.
Intanto, con un volo proveniente da Tokyo, sono giunti a Fiumicino 35 bambini giapponesi – di età compresa fra i 5 e gli 11 anni – provenienti dalle zone colpite dal terremoto e dalle radiazioni dalla centrale nucleare di Fukushima. Saranno ospitati fino al 31 agosto da alcune famiglie a Roma, Terni e Bari, nell’ambito dei progetti "Kibou Japan" e "Fujiwara Aki", insieme con l’associazione Npo (No Profit Organization), la Kakehashi e il Movimento delle associazioni di volontariato Mavi.
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