Giancarlo Aneri si definisce “un bottegaio di vino e caffè”: in realtà lui, veronese della Bassa (Legnago), porta in giro per il mondo l’eccellenza del made in Italy, di cui è ambasciatore ad honorem.
Col suo Amarone, coi suoi Prosecchi, hanno brindato tutti i presidenti americani, poi anche Putin e il premier cinese Xi Ping.
A colloquio con Il Giorno, edizione milanese, Aneri spiega: “Il mio gruppo, cresciuto su base famigliare, ha l’ambizione di essere importante e conosciuto nel mondo per la qualità di quello che produce. Così siamo riusciti ad essere presenti nelle carte di 500 ristoranti e alberghi di alto standing dalla Russia al Giappone, dall’America all’Inghilterra”.
Alcuni nomi? Dal Four Seasons di New York, all’Hotel Imperial di Tokyo, dai lussuosi alberghi della catena Orient Express agli Starwood Hotels, da quelli cinque stelle di Sir Rocco Forte, al Palace di Saint Moritz, dal Ristorante L’Anima di Londra, al Cipriani di Montecarlo, lo Stresa di Parigi, il San Pietro di New York e il Ristorante Cracco di Milano.
Sempre più persone nel mondo vengono conquistate dalle eccellenze del made in Italy. Grazie a Giancarlo Aneri e a tutti gli imprenditori che come lui contribuiscono a rendere grande il made in Italy all’estero.