Ha vent’anni, ama Nietzsche e cita Hegel. Ha vinto Amici 11 nella categoria ‘Allievi’ ed e’ sempre stato allergico alle regole della scuola. La sua ‘ragione di vita’ e’ fare ascoltare la sua musica ed e’ per questo che ha mandato provini a tutti, persino a Giancarlo Magalli. Gerardo Pulli, nato a Torino ma di origini calabresi, e’ un ragazzo particolare.
Solitario (‘Chi e’ solo ha un vantaggio, non si sentira’ mai abbandonato’, dice) e pensatore, vorrebbe un giorno scrivere un libro sulla televisione dal titolo ‘Vi faro’ ricredere’. E all’indomani della vittoria commenta: ‘Si e’ rotto un muro, credo che non abbia mai vinto uno senza voce’.
‘Come diceva Hegel, per riuscire a raggiungere il tuo obiettivo devi passare anche per quello che non ti piace, accettare dei compromessi, anche con se stessi’, dice Gerardo all’indomani della vittoria. Amici per te e’ quindi stato un compromesso? ‘All’inizio si’, poi e’ diventata una casa’, risponde il pupillo di Mara Maionchi, che fin dall’inizio ha creduto in questo giovane cantautore dalla voce bassa e ‘sporca’. Ama De Gregori, Rino Gaetano , Guccini e Vasco Rossi. Considera John Lennon un Dio e adora Bob Marley e Bob Dylan.
Racconta: ‘Alcuni aspetti del mondo musicale non li concepisco. Per fare musica non bisogna avere uno strumento vocale eccelso, bisogna saperlo usare. Penso a Jovanotti, un grandissimo. E sono convinto che se De Andre’ nascesse oggi non avrebbe spazio’.
‘Ho sempre avuto una voglia sfrenata di emergere – confessa – e a un certo punto ho deciso di non restare piu’ in camera mia a suonare la chitarra da solo. Cosi’ ho provato a fare concorsi, serate, a mandare provini a tutti, anche a Francesco Facchinetti e persino a Giancarlo Magalli. Naturalmente non mi ha risposto nessuno. Cosi’ ho deciso di venire a Roma con la mia chitarra e provare a entrare ad Amici, senza neanche dirlo ai miei genitori. Quando mi hanno detto che avevo passato il provino ho detto ‘questi sono pazzi”.
Si dice ‘ossessionato dalla societa’ dalle mancanze, dalle finte liberta’. Nelle mie canzoni si sente questo. Come ‘Scacco matto’, ultimo brano del mio cd. Parla di un uomo che gioca a scacchi con se stesso e riesce a perdere. Siamo tutti gestiti dal tempo, dalla matematica, siamo tutti controllati da qualcosa’. Non guarda la tv ma vorrebbe scrivere un libro su questo: ‘Prima la disprezziamo, ora quasi la ammiro. ‘Amici’ da’ messaggi sociali importanti, ti insegna che se vuoi veramente una cosa la ottieni. Le regole? Vanno rispettate, ma non devono soffocarti’. In questi mesi trascorsi nella scuola di Amici ha rischiato piu’ di una volta di essere cacciato via per la sua allergia alle regole: ‘Mi sentivo un pesce fuor d’acqua. Ma non avevo paura di uscire. Non ci pensavo proprio’.
E alla fine, oltre a innamorarsi della cantante Valeria, ha vinto, battendo il ‘crooner’ Ottavio e il soulman Carlo Alberto. Dopodomani esce il suo primo album. Porta il suo nome e cognome ed e’ prodotto da Mara Maionchi e distribuito dalla Emi. Stasera tornera’ sul palco dell’Arena di Verona e cantera’ alla Finale dei Big. E se non fossi entrato ad Amici? ‘Probabilmente avrei studiato filosofia’.
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