“Rispetto a 12 anni fa, quando lanciammo l’idea della vocazione maggioritaria, siamo in un panorama molto diverso, la legge elettorale è diversa, l’alternativa ha bisogno di una coalizione, non l’Ulivo ma almeno lo spirito”. Ne è convinto Paolo Gentiloni, presidente del Pd, che in un’intervista a Circo Massimo su Radio Capitale ha confermato che il partito cercherà di aprirsi a “un campo più largo che va verso sinistra, verso il centro, l’ambientalismo, le liste civiche e quella miriade di start up politiche che sono all’opposizione. Se pensiamo a una coalizione solo con le piccole realtà esistenti non andiamo da nessuna parte”.
“Vorrei un partito che abbia come obiettivo principale quello di costruire un’alternativa e non quello di dare una gomitata o un dito negli occhi al proprio vicino… “. “Ho apprezzato molto le parole di Renzi di incoraggiamento a Zingaretti – ha aggiunto -. C’è un clima nuovo, cerchiamo di non sprecarlo, perchè se ricominciamo con certi metodi gli elettori delle primarie ci vengono a prendere”. Gal 20190319T120054Z
“Bersani e D’Alema li riprenderebbe nel Pd? “No…. Nulla di ostile o offensivo verso queste persone ma no”.
Sull’esecutivo gialloverde: “A me pare che la funzione del governo sia già esaurita, poi la volontà di restare al potere è sempre molto forte, c’è il collante a non mollare; però la dura realtà è che non hanno la più pallida idea di come andare avanti, questa è la mia impressione”.
“Sono preoccupato per come vanno le cose di questo governo – ha aggiunto l’ex premier -: siamo di nuovo in una girandola di promesse e annunci, cose che sembrano gratuite ma che ci fanno molto male nella reputazione. Andiamo avanti così? Quanto tempo? Se cadono il presidente della Repubblica ha in mano regia ma dal nostro punto di vista serve un voto, vedremo”.
A proposito della linea del governo sui migranti con il nuovo caso di una nave di fronte a Lampedusa che non può sbarcare, Gentiloni osserva: “Credo che da parte di Salvini ci sia una piccola strategia della tensione. Noi non abbiamo un’emergenza migratoria, abbiamo i flussi ridotti in modo drastico grazie all’azione del mio governo: tu crei un caso per 50 persone?”.
“Io chiederei anche al ministro Toninelli perchè la responsabilità, a meno che non ci siano gravi problemi sanitari o di ordine pubblico è la sua”, osserva l’ex premier. Quanto alla linea di Salvini Gentiloni si chiede: “Perchè mettere a rischio la loro vita? Noi non abbiamo mai chiuso i porti neanche quando erano in arrivo 11mila persone… La mia impressione è che l’emergenza migranti la si voglia provocare perchè si pensa che porti consenso mentre bisognerebbe fare tutt’altro, lavorare per trasformare i flussi irregolari in regolari e lavorare per l’integrazione”.
Secondo un sondaggio Swg per la prima volta il Pd sorpassa il M5s con il 21,1%, “è un segnale incoraggiante, ancora bassino certo, la strada da fare è ancora lunghissima, sappiamo bene che la maggioranza di chi non ci ha votato li abbiamo persi verso l’astensione e abbiamo il dovere di far capire che c’è un’alternativa credibile sia per le idee che per la coalizione”. “Alle europee dobbiamo essere più ambiziosi visto che faremo una lista molto larga anche con Calenda, dobbiamo contendere alla Lega il primato. Pensi che segnale sarebbe per l’Europa una lista progressista europeista che compete con i nazionalisti di Salvini”. Quindi il Pd punta al 30%? viene chiesto all’ex premier: “io mi aspetto che la nostra sia competitiva con quella di Salvini”.