Ma davvero Matteo Renzi pensa di far bene a se stesso, alle ambizioni legittime per il suo futuro, governando occultamente – si fa per dire – alle spalle non solo di Gentiloni, ma di una ventina di milioni di italiani che hanno votato No, per mandarlo via? Davvero non capisce che un periodo di convalescenza lo aiuterebbe, visto che le qualità, rovinate solo dallo smodato narcisismo, ci sono? E non aveva detto che si sarebbe ritirato dalla politica, se fosse stato sconfitto nel referendum? Scusate l’insistenza: se avessi un euro per tutte le volte che questa domanda è stata detta e scritta, avrei più soldi in tasca di quanti se ne sono fottuti certi dirigenti di Banca Etruria.
E davvero Maria Elena Boschi, risum teneatis, pensa di poter ricostruirsi la carriera dileggiata dal voto degli italiani, infischiandosene degli umori popolari e occupando un ruolo assolutamente immeritato e irritante? Perché è chiaro che fa il sottosegretario – mi scusi, anch’io sono dispettoso, non la chiamerò mai sottosegretaria – per uno di questi motivi: o Renzi vuole sdebitarsi, o addirittura Renzi vuole che vigili, stando al fianco di Gentiloni, su tutto ciò che accade a palazzo Chigi. E non aveva anche lei detto, a pappagallo, come Renzi, che in caso di sconfitta della sua pasticciatissima riforma si sarebbe messa da parte?
Infine, e mi dispiace dirlo, due bravissime persone, come Matterella e Gentiloni, non capiscono che milioni di italiani prendono questa nomina come uno schiaffo in faccia o un calcio nel posteriore? Davvero non potevano far nulla per evitarlo?
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