Il ministro degli Affari Esteri Paolo Gentiloni al suo arrivo in Palazzo Vecchio a Firenze dove e’ in corso l’incontro del gruppo speciale Mediterraneo e Medio Oriente dell’Assemblea parlamentare della Nato assicura che l’Italia, “in Iraq, come in Afghanistan, anche in Libia si assumerà le sue responsabilità”.
Per il titolare della Farnesina “serve una cornice, un accordo fra le parti libiche e un via libera delle Nazioni Unite, nelle prossime settimane. Certamente l’Italia avrà un ruolo molto importante di coordinamento in Libia. Siamo molto impegnati".
"E’ un po’ strana questa idea di un Paese che sarebbe meno impegnato di altri: noi abbiamo più di 5.000 militari impegnati all’estero. Siamo il principale Paese europeo – sottolinea il ministro – impegnato in Iraq e lavoriamo insieme con la Francia, la Germania, il Regno Unito, gli Stati Uniti e i nostri alleati". “Ieri a Parigi – conclude – ho visto una sintonia fra Italia e Francia totale”.
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