Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni in una intervista alla Stampa spiega: “Difendere gli interessi nazionali è doveroso. Tutti lo fanno e, tra l’altro, evita regali all’antieuropeismo. Ma rispetto ad altri il governo Renzi coltiva un’ambizione in più: contribuire al rilancio dell’Europa in un passaggio tra i più delicati della sua storia”.
"Ne parleremo tra due settimane – aggiunge il responsabile della Farnesina – in un incontro a Roma tra i ministri degli Esteri dei sei paesi fondatori".
"In un’Unione di 28 membri – continua il ministro degli Esteri – è venuto il momento di immaginare livelli diversi di integrazione. Abbiamo bisogno che il nucleo di quanti come noi vogliono più integrazione politica ed economica, possa convivere con un cerchio più largo, composto da chi crede nel mercato unico e nella Ue attuale ma non vuole spingersi oltre".
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