Paolo Gentiloni, incontrando alla Farnesina il nuovo presidente della commissione nazionale italiana per l’Unesco, Franco Bernabè, ha sottolineato il ruolo dell’Italia in ambito culturale. "L’Italia – ha dichiarato il ministro degli Esteri – e’ tra i paesi chiave dell’organizzazione internazionale. Non a caso, il nostro paese vanta alcuni primati, tra cui quello del maggior numero di siti definiti patrimonio dell’umanita’, cosa di cui siamo molto fieri".
La Commissione presieduta da Bernabe’, ha aggiunto il responsabile della diplomazia italiana, "ha due obiettivi". Il primo e’ quello di "coordinare la selezione delle proposte che l’Italia avanza all’Unesco in riferimento ai siti patrimonio dell’umanita’ e altri riconoscimenti ". In secondo luogo "la Commissione ha il compito di svolgere una missione educativa su tematiche care all’Unesco nel contesto della societa’ italiana". Una sfida, quella di promuovere la difesa e la tutela del patrimonio culturale, diventata sempre piu’ importante nel contesto odierno, alla luce dell’insidia rappresentata dal terrorismo. L’obiettivo, continua il titolare della Farnesina, è di "proiettare all’estero la nostra dimensione culturale perché l’Italia è una super potenza culturale".
Durante una conferenza stampa alla Farnesina, ai giornalisti che gli chiedono la disponibilità del nostro Paese a intervenire per il restauro del sito archeologico siriano di Palmira, Gentiloni risponde: "L’Italia è pronta, aspettiamo una chiamata" dell’Unesco. L’Unesco ha fatto i primi sopralluoghi nel sito siriano dopo la cacciata dello Stato Islamico e ora farà le sue richieste ai paesi che possono intervenire. Fra questi, ha sottolineato il ministro, l’Italia può vantare "una leadership" negli interventi dei restauro.
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